Proclamato nell’assemblea odierna dei lavoratori della Carrozzeria Nuova GM di Camposanto un pacchetto di 16 ore di sciopero con presidio fuori i cancelli da effettuarsi nei prossimi giorni a discrezione della RSU.

“La decisione della mobilitazione è stata presa – spiegano Erica Morselli Fiom/Cgil e Alessandro Gamba Fim/Cisl – a seguito della indisponibilità dell’azienda dimostrata su molteplici aspetti nell’incontro dello scorso 1° settembre”.

Gli oltre 100 fra operai e impiegati della Nuova GM di Camposanto sono preoccupati innanzitutto del futuro dell’azienda, che dopo un periodo di cassa integrazione straordinaria, sta effettuando nuove 10 settimane di cassa integrazione ordinaria (partita il 23 agosto) e alla scadenza di questo ammortizzatore il 2 novembre prossimo, saranno esauriti tutti gli ammortizzatori sociali.

“Da parte dell’azienda – spiegano Morselli e Gamba – non c’è stata disponibilità a discutere di contratti di solidarietà per continuare a tutelare l’occupazione, pur nel perdurare di un quadro di crisi produttiva”.

Inoltre, l’azienda non si è dimostrata disponibile a individuare criteri oggettivi per la rotazione fra i lavoratori in queste 10 settimane di cassa integrazione ordinaria, ne consegue che 30 lavoratori sono a casa a zero ore e sono sempre gli stessi che dall’inizio sono in cassa integrazione. Inoltre, l’azienda non è disponibile a riconoscere la maturazione dei ratei di ferie, permessi e tredicesima mensilità durante i mesi di cassa, “e cosa ancor più grave – aggiungono i sindacalisti non ha concesso l’anticipo della cassa integrazione ordinaria, con grave danno per i redditi delle famiglie di questi lavoratori”.

“Inoltre – spiegano Morselli e Gamba – avevamo già denunciato tempo fa a mezzo stampa quello che avveniva in Carrozzeria Nuova G.M: è incomprensibile che continui ad assumere e a fare ore di straordinario anche in regime di cassa integrazione. Pertanto chiederemo l’intervento degli organi preposti al controllo e alla vigilanza dell’Inps e dell’Ispettorato del lavoro, per verificare il corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali”.

(Fiom/Cgil e Fim/Cisl Mirandola)