Nonostante a Vergato (BO) sia stato di recente inaugurato il nuovo Ospedale, “costato diversi milioni di euro alla collettività”, il suo reparto di ortopedia, anziché essere potenziato come “importante risorsa” per un nosocomio “appena costruito”, sarebbe “passato da Dipartimento chirurgico a Dipartimento di emergenza-urgenza”, con il conseguente depotenziamento dell’attività su Vergato “per rinforzare il pronto soccorso ortopedico dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove saranno dirottati i quattro ortopedici di Vergato per effettuare guardie notturne”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale Alberto Vecchi (pdl) in un’interrogazione, in cui evidenzia che i medici dell’ortopedia di Vergato già oggi svolgerebbero in quell’ospedale il servizio di guardia attiva al pronto soccorso, “naturalmente non guardie ortopediche, ma di medicina generale”, senza che nessuno di loro “abbia i requisiti specifici” indicati dalla Regione con la delibera di Giunta 23/2005.

Vecchi chiede quindi alla Giunta regionale quale futuro si preveda per il reparto di ortopedia e chirurgia generale dell’Ospedale di Vergato, chi resterà a presidiare il territorio di montagna se i quattro medici ortopedici saranno utilizzati per potenziare la guardia medica ortopedica del Maggiore, se il pronto soccorso del nuovo Ospedale di Vergato mantenga le criticità del vecchio, se corrisponda al vero che il servizio di chirurgia ortopedica dell’Ospedale di Vergato interrompe gli interventi alle 14 e che l’Ausl ha deciso di togliere la reperibilità ai “ferristi”, se la delibera di Giunta 23/2005 indichi come requisiti specifici dei medici di pronto soccorso e del 118 la partecipazione obbligatoria ad appositi corsi di formazione e, in caso di risposta affermativa, per quali ragioni al pronto soccorso di Vergato operino medici che non hanno frequentato tali corsi.