Proprio nei giorni in cui un comitato spontaneo raccoglieva le firme per porre l’attenzione sulla Gatta Pianello, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ha realizzato un primo importante stralcio di opere sulla pista nella Valle dei Gessi Triassici, ora pienamente funzionale dopo i gravi danneggiamenti dell’aprile scorso. Si è in una valle che, in Italia, ha una valenza ambientale eccezionale e, ogni anno, è visitata da migliaia di persone e, pure, è snodo non secondario per gli abitanti dell’Appennino.

“Come prima cosa vorrei sottolineare che abbiamo realizzato un intervento concreto e utile per tutti – spiega Fausto Giovanelli, presidente dell’ente – . Il danneggiamento principale era avvenuto proprio in corrispondenza del confine del Parco. Dove l’asfalto era stato frantumato dalle piene invernali, siamo intervenuti con la posa di un manto antipolvere che riconsegna decoro e scorrevolezza al tracciato”.

Sta qui il secondo elemento: “La riqualificazione dell’area delle Fonti iniziando di fatto la realizzazione della Porta del Parco Nazionale. Dunque funzionalità ma anche arredo. Abbiamo utilizzato nel manto antipolvere il colore del Parco, imprimendo il logo del medesimo in terra e realizzato un rallentatore per moderare la velocità dei veicoli in corrispondenza delle Fonti e dell’accesso al Parco”.

Non ultimo “l’opera completa – prosegue Giovanelli – svolta d’intesa col Comune di Villa Minozzo prevede altresì, sul lato del fiume, di riservare una parte della pista (delimitata da una striscia) al transito dei numerosi pedoni e mezzi non motorizzati che frequentano abitualmente l’area. Per questo il Comune, cui va il nostro grazie per la condivisione dell’intervento, sta ripristinando gli spazi a margine della pista invasi dalla crescita della vegetazione”.

“L’utilità di quest’opera non è in discussione – commenta il sindaco di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi -. Abbiamo trovato nel Parco un interlocutore disponibile e che ha fatto una valutazione giusta. Incombe sulla pista, però, sempre il rischio delle piena. Auspichiamo la prosecuzione di un progetto complessivo ed ecosostenibile, che, concertato anche con la Provincia e la Regione, possa garantire la sicurezza di quest’area: è la nostra risposta alla popolazione che ci chiede quale è il futuro della pista con l’incedere della cattiva stagione”.