Venerdì 26 novembre a partire dalle ore 16:00 presso la sede provinciale di Confartigianato Imprese è convocata l’Assemblea provinciale ANAP, associazione nazionale dei pensionati del lavoro autonomo. All’ordine del giorno un bilancio dell’attività dell’anno appena trascorso e una pianificazione degli impegni per il futuro, assieme al rinnovo degli organismi dirigenti. Interverranno il Coordinatore regionale ANAP Venier Rossi, il presidente di Confartigianto Imprese Reggio Emilia Rodolfo Manotti e il Segretario provinciale Mauro Garlassi.

Alla vigilia dell’appuntamento congressuale, Gian Lauro Rossi, Presidente Provinciale in carica, lancia un appello ai soci: “Mi auguro un’ampia partecipazione perchè il momento storico è grave e difficile, ma se siamo uniti questa sfida è pane per i nostri denti. Ogni pensionato è un potenziale da valorizzare a beneficio di tutti: siamo consumatori, siamo anche lavoratori e soprattutto spesso siamo sostegno per le nostre famiglie, laddove il welfare non arriva. Non siamo spesa improduttiva, e possiamo contribuire a riformare questo paese”.

Prosegue Rossi, chiarendo i contorni della sua preoccupazione: “La crisi economica, ovvero la flessione della produzione, ha portato con sé ingenti tagli alla spesa pubblica, che pesano soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione: pensionati, certo ma anche lavoratori, giovani e famiglie. Registriamo quindi la buona notizia di oggi di un bilancio previsionale 2011 della Provincia di Reggio, nel quale non sono stati effettuati aumenti di tasse, ma ci chiediamo che ne è dei Comuni e della Regione: riusciranno a garantire i servizi senza aumentare tariffe e tributi?”.

E’ chiaro dunque che l’appello del Presidente è rivolto anche alla politica: “Noi ci siamo, siamo attenti e pronti a sederci a tavoli di concertazione con i nostri amministratori, per una contrattazione sociale che realizzi quella che mi piace chiamare una Nuova Rivoluzione: coniugare disciplina di bilancio con sviluppo economico e coesione sociale, per la piena realizzazione della dignità della persona umana, possibile solo in una comunità come quella descritta dai principi della dottrina sociale della Chiesa”.