Parlare di focolaio di legionella all’Ospedale di Mirandola è totalmente infondato, così come è assolutamente infondato parlare anche di un solo caso di legionellosi di origine nosocomiale, contratto cioè all’interno del Santa Maria Bianca.Proseguendo con un comportamento responsabile e attento alla salute e alla sicurezza dei pazienti e degli operatori, l’Azienda Usl di Modena ricorda invece che in tutti gli ospedali vengono regolarmente effettuati dei controlli per verificare il livello di concentrazione del batterio che è ubiquitario e cioè presente ovunque, sia negli ambienti acquatici naturali sia in quelli artificiali.

Naturalmente può accadere che si riscontrino valori fuori dalla norma. In questi casi, per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori, si applicano dei precisi protocolli ampiamente codificati e previsti dalle linee regionali. In concreto, s’interviene o attraverso l’aggiunta di cloro, la cosiddetta iperclorazione o, in alternativa, con il rapido innalzamento della temperatura dell’acqua, impiegando la tecnica dello shock termico.

A Mirandola, nel mese di ottobre, durante i controlli di routine, in alcuni punti sono stati registrati valori che hanno spinto la direzione sanitaria a chiedere l’intervento dell’ufficio tecnico affinchè effettuasse l’intervento di bonifica più idoneo. Constestualmente, in attesa che la bonifica produca i suoi effetti, sono state fornite indicazioni precauzionali che non interessano in alcun modo le tubazioni dell’acqua fredda e che, nel caso dell’acqua calda riguardano solo le situazioni in cui l’acqua risulta nebulizzata.

Creare allarmismo, ci pare quindi del tutto fuori luogo; anzi, anche in questo caso i sistemi di monitoraggio hanno funzionato in modo corretto.

Rispetto infine all’impianto di condizionamento, va ricordato che da poche settimane l’Ospedale di Mirandola ha una nuova centrale termica che migliorerà decisamente l’efficienza dell’impianto, ciò in previsione anche di una profonda ristrutturazione in atto che interesserà diversi reparti tra i quali anche quello di ostetricia e ginecologia.

Il nostro impegno, conclude l’Azienda Usl, continua ad essere rivolto ad offrire una sanità all’altezza delle aspettative, gestendo nel modo migliore possibile anche le criticità. Attualmente a Mirandola sono in atto importanti investimenti, di natura strategica. Parlare di chiusure e trasferimenti ci pare non coerente con quanto sta accadendo.