Dalle 7 alle 20 di sabato 5 febbraio prenderà vita il progetto, atteso da anni, di un nuovo evento antiquario mensile in piazza Grande, teatro dal 1978 al 1988 della Fiera antiquaria di Modena poi trasferita al parco Novi Sad.

Dal prossimo sabato dunque, e per tutti i primi sabati del mese tranne che in agosto, l’antiquariato di qualità tornerà ad animare il cuore del centro storico di Modena con “L’antico in piazza Grande”. Decine di espositori da tutta Italia proporranno i loro oggetti nella storica piazza modenese, mentre le iniziative collaterali potranno estendersi alla contigua piazza XX settembre.

L’iniziativa, sostenuta dall’assessorato comunale alle Politiche economiche con le associazioni di categoria (Cna, Confcommercio, Lapam e Confesercenti), è organizzata dall’associazione “Mercantico”, presieduta da Pierluigi Forti.

“Si tratta di una grande scommessa fatta dalle Associazioni, dal Comune e dagli operatori che con grande entusiasmo si sono rimboccati le maniche e hanno progettato ciò di cui si parlava da parecchio tempo e che dovrebbe aumentare la vitalità del centro pulsante della città. Sono soddisfatto perché ‘L’antico in piazza Grande’, che riceve dal Comune un contributo di avvio, sembra avere le caratteristiche vincenti, a partire dalla qualità e dalla gestione diretta degli attori”, commenta Graziano Pini, assessore comunale alle Politiche economiche. “Insieme con le associazioni di categoria, riunite nel tavolo promosso dall’Amministrazione, abbiamo dato vita al percorso che ha portato a realizzare in centro, grazie all’associazione ‘Mercantico’, questo evento mensile che si annuncia eccellente e che va ad aggiungersi al tradizionale appuntamento al parco Novi Sad, sempre in programma nel quarto fine settimana di ogni mese”, aggiunge Pini.

“L’antico in piazza Grande” si configura come un mercato antiquario aperto anche al modernariato ed è “a merceologia esclusiva”, essendo ammessi soltanto mobili, dipinti, oggettistica, giocattoli, libri e documenti, francobolli, monete, medaglie, ricami e tessuti vecchi di almeno 50 anni, con riferimento alla data di realizzazione degli oggetti e non all’età del materiale usato per la costruzione, la ricostruzione, il completamento o l’abbellimento. Massima attenzione alla qualità, dunque, e selezione di espositori di riconosciuta serietà e professionalità, capaci di proporre offerte interessanti e autentiche. E’ questa, secondo gli organizzatori, la via maestra per orientare verso Modena l’attenzione di tanti appassionati da tutta Italia per un evento che godrà di una cornice storico-artistica importante come quella di una piazza che, con il Duomo e la Ghirlandina, è inserita dall’Unesco nel patrimonio mondiale dell’umanità.

Nella prima edizione di sabato 5 febbraio gli espositori confermati, tra i quali anche operatori in sede fissa che per l’occasione si trasferiranno in piazza, sono già più di 40, ma diversi altri contattati se ne potrebbero ancora aggiungere nel primo appuntamento e nei successivi.