Simone Testa, 38 anni imprenditore di Mirandola e presidente dei Giovani Imprenditori di Confesercenti Modena, è il nuovo portavoce del G.I.11; la sua elezione è stata formalizzata nel corso della riunione del Coordinamento che si è tenuta nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio di Modena. Il “Coordinamento Giovani Imprenditori Modenesi”, composto dai rappresentanti di tutte le associazioni dell’imprenditoria giovanile, è una realtà nata nella nostra provincia lo scorso anno.

“Mi metto alla guida del G.I.11 con tanta responsabilità sapendo che sarò il portavoce di tutte le associazioni economiche di una provincia che da sempre è stata un esempio, non solo dell’imprenditoria Italiana ma molto spesso anche internazionale grazie ad un corposo numero di aziende di assoluta eccellenza –ha sottolineato Simone Testa, che assume il ruolo di portavoce dopo Paolo Vincenzi di CNA- Con questa crisi stiamo vivendo un momento di forte cambiamento non solo economico ma soprattutto culturale, ma devo dire che sono fiducioso perché sento che come sempre noi imprenditori modenesi anche nella difficoltà riusciremo a riunire le forze e non perdere l’entusiasmo che ogni giorno ci permette di svegliarci e pensare positivo e di continuare ad investire, per le nostre imprese e per il nostro paese.”

I giovani imprenditori si vedono come una risorsa, sia umana che professionale, anche e soprattutto all’interno di aziende, associazioni e del mondo politico ed economico locale. Un obiettivo che il G.I.11 vuole perseguire attraverso un’attenta analisi della realtà locale, punto di partenza per sottoporre le problematiche emerse alle Amministrazioni e agli Enti Locali. Tra gli obiettivi del 2011 infatti il coordinamento ha in cantiere la realizzazione di una ricerca che consenta di mettere a fuoco l’immagine del mondo della giovani imprese sulla provincia, spunto per poter sviluppare in futuro linee di intervento in stretta collaborazione con le associazioni di riferimento e gli altri soggetti economici presenti sul territorio. All’analisi della realtà locale e al confronto con le istituzioni si aggiunge la volontà dei giovani imprenditori di realizzare occasioni di formazione per i propri associati, esplorando le dinamiche del mondo imprenditoriale e del mercato nel quale le piccole e medie imprese devono muoversi.

“Il problema principale – ha concluso Testa, individuando le sfide che il mondo imprenditoriale si trova ad affrontare – è che in tale contesto è la politica a dover intervenire, mentre i problemi delle imprese e dei cittadini sembrano a volta passare in secondo piano. Quello che manca oggi, e che aggiunge ostacoli ai problemi già esistenti, è una guida ad alti livelli in grado di leggere la situazione attuale e adattarsi ad essa, partendo dalla reale esperienza per intervenire”.