“Oltre all’utilizzo dei city pass per fare cassa, i dati dei proventi da multe nel 2010, indicano che le azioni ed i controlli relativi alla sicurezza stradale sono stati quasi totalmente affidati all’utilizzo di dispositivi elettronici che hanno sostituito gli agenti in strada. Più multe a chi si avvicina o entra anche per sbaglio in centro storico, più trappole elettroniche per multare gli automobilisti e meno agenti in strada per fare prevenzione e controlli sulla sicurezza in generale e sulla sicurezza stradale in particolare. Visti i numeri pare sia proprio questa la politica che il Comune di Modena sta perseguendo”.

Lo sottolinea il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà Andrea Leoni dopo aver analizzato i dati del bilancio 2010 diffusi dalla Polizia municipale di Modena.

“Basta mettere a confronto alcuni dati del 2007 con quelli di oggi per rendersene conto. Le multe per mancata revisione seguite da controlli svolti dagli agenti in strada erano 1079 nel 2007 e 822 oggi. Le sanzioni per mancato utilizzo delle cinture contestate dagli agenti in strada erano 1241 nel 2007 e 667 oggi. Nel 2007 i city pass, che oggi generano più di 3,5 milioni di euro di introiti, non c’erano e nonostante questo i proventi delle multe ammontavano a 5.908.042 euro. La prevenzione fatta con gli agenti in strada, i controlli e le sanzioni per violazioni al codice della strada che mettono realmente a rischio la sicurezza appaiono, guardando i dati delle multe, all’ultimo posto nelle politiche del Comune.

E non c’è bisogno dei dati per vedere che nonostante l’organico di Polizia Municipale contasse nel 2007 181 agenti in servizio e che oggi, dopo la mia lunga battaglia per farne assumere ne conti 215, sono sempre meno quelli che vediamo per le strade impegnati sul fronte della sicurezza.

Detto tutto questo i problemi da risolvere e su cui fare chiarezza sono due: l’utilizzo distorto e strumentale, e quindi da rivedere, dei city pass, che da tempo contesto e sul quale i dati mi hanno dato ragione, ed il tipo di organizzazione, o meglio di disorganizzazione, che il Comune sta dando agli agenti della Polizia Municipale. I city pass non possono essere usati dalla Giunta Pighi come una gallina dalle uovo d’oro, così come non si può continuare ad utilizzare gli Agenti per funzioni che nulla hanno a che fare con la sicurezza urbana e stradale dei cittadini”.