Chiuso il week and trasgressivo grazie ai  suonatori“ venuti da Padova, a ricreazione ideologica finita, anche se sulla rete se li stanno dando, ancora, di santa ragione, ho recentemente appreso una notizia seria, che dovrebbe far riflettere, che viene dai Servizi Sociali del Comune di Sassuolo.

Ci dice l’Assessore competente che in venti giorni del mese di gennaio ben 740 cittadini hanno richiesto interventi, per la maggior parte, per lavoro. La conclusione politica dell’Assessore è assolutamente da condividere quindi vediamo di impegnarci, tutti, per cose serie che interessano la collettività sassolese.

Tutte le forze politiche locali, sindacati, associazioni di imprenditori, in sequenza, da tempo, si stanno interrogando, ma nello stesso tempo proponendo delle soluzioni. Anche l’ultimo dibattito tenutosi in Consiglio Comunale sulla crisi economica ha evidenziato la volontà, di ricercare soluzioni,così ho interpretato un emendamento,presentato ed approvato dall’assemblea, da una lista civica, ad un ordine del giorno del PD presentato a maggio 2010.

Non essendo animato da spirito polemico e ne avvezzo all’uso di linguaggi truculenti credo che sia patrimonio di tutte le forze politiche,economiche e sociali ricercare percorsi e soluzioni condivise; Sassuolo, città con responsabilità di livello distrettuale, dovrebbe guidare la cordata.

Sappiamo tutti che i poteri degli Enti Locali, nel governo dell’economia non sono esaustivi, anche per effetto di uno strano e fraterno centralismo Romano-Bolognese.

L’altro giorno il Prof. Tremonti Ministro dell’Economia e Finanze dava “una notizia“ circa l’attenzione della UE sulla legge italiana afferenti reti di impresa, ritenuta assolutamente “immuna“ dal sospetto di “aiuti di stato“. La legge è stata approvata dal Parlamento italiano nel luglio 2010,nella versione riveduta e corretta della norma sui Distretti Industriali del 2005.

Dopo poco il via libera, ufficiale, dalla UE.

A proposito partecipo a chi di dovere, che la norma è operativa ed a tutt’oggi sono stati siglati 17 contratti di rete a livello italiano, di cui tre in Emilia per l’industria meccanica.

Allora, nonostante la nostra sollecitazione, dopo il Consiglio Comunale in Piazza del giugno 2010, dopo il confronto nella Commissione Bilancio del Comune, dopo la discussione e l’approvazione di variazioni di bilancio, di assestamenti di bilancio, di approvazione del bilancio di previsione 2011, il capitolo “crisi“ è stato relegato a “rango inferiore“. L’economia da segni di ripresa, come ci dicono gli osservatori economici, ma non c’è un seguito positivo nell’occupazione, ma anche nella redditività. Al riguardo si sono registrate recentemente prese di posizioni, preoccupate, di un Assessore in carica e di un ex Assessore.

Alcuni operatori economici interessati alla compilazione degli studi di settore,mi hanno chiesto, proprio ieri, che fine ha fatto la richiesta di sospensione degli studi diretta all’Osservatorio Regionale, votata alla unanimità dal Consiglio Comunale di Sassuolo? Io lo so ma preferisco, per rispetto istituzionale, che lo dica il Presidente della Commissione Bilancio!

Per ritornare ai contratti di rete, forse non ci sarebbe bisogno di ricordarlo, ma non si sa mai, il contratto si fa con atto pubblico o scrittura privata autenticata, dove vengono fissati gli scopi tra i quali spiccano l’impegno alla innovazione, competitività, scambi di natura commerciale, industriale ed altro.

Per tre anni non si pagano tasse fino ad 1 milione di euro se gli utili vengono accantonati oppure reinvestiti in tecnologia. Stanziamenti 2011/2013 € 48 milioni.

Che dire poi della capacità delle “reti“ di colloquiare con le nostre banche….con più forza contrattuale?

Gli strumenti ci sono si tratta di riprendere il filo, senza complessi e mi sembra veramente esilarante la tesi del Presidente della Commissione Bilancio che a fronte, come dice lui, dei bla..bla…bla dei Commissari ha preferito staccare la spina….per risparmiare sul gettone di presenza dimenticandosi,ad esempio, della cloaca di spesa Sassuolo Gestioni Patrimoniali, società che andrebbe messa in liquidazione, per ricostituirla con oggetto la sola gestione dei beni patrimoniali conferiti dal Comune.

Un Presidente preparato, sia in materia, ma principalmente sul piano politico, guida la discussione, prende iniziative, va a Roma o in Regione, per capire, per studiare percorsi. Il ventre molle è nella Commissione Bilancio, spero che si possa recuperare nell’interesse di tutti! Come spero in maggiori stanziamenti all’Assessorato alle Attività Produttive.

(Mario Cardone, Libero Pensiero-Partito Socialista )