Abbiamo sentito in questi mesi parlare spesso dei tagli lineari del Governo Berlusconi: soprattutto qui a Modena abbiamo letto cartelli appesi ai balconi dei palazzi con gomme che cancellano servizi. E la litania continua era ed è che la scuola non si taglia, i servizi non si tagliano, la cultura non si taglia, gli incentivi alle aziende non si tagliano e così discorrendo siamo arrivati ad oggi. In Giunta a Modena la discussione è diventata calda perché non fare tagli lineari comporta fare scelte, e di solito nessun servizio dato ai cittadini è tale da poter essere considerato inutile, nessuno è tale da potersi tagliare a cuor leggero.

Ed ecco che la scuola, ad esempio, quella che non dovrebbe vedere risparmi perché “non si specula sul futuro dei giovani”, viene tagliata più dei servizi sociali, con urla e litigi. Perché – ed è quello che la sinistra fatica a capire – si fa con quello che si ha, si scelgono delle priorità, e poi si agisce. Naturalmente ci verranno a dire che questa situazione è colpa del Governo. Ma scegliere di tagliare la scuola più dei servizi, o di altre voci che magari sono meno evidenti, e mangiano risorse, un Comune può decidere di farlo. Ai cittadini ricordo che chi tutti i giorni li arringa ricordando loro i tagli, oggi fa scelte simili a livello locale. E ricordo anche che chi non ha messo un freno, non ha tenuto sotto controllo i conti, oggi si chiama Grecia, con tutto quello che ne consegue. E con buona pace delle gomme da cancellare, e delle comunicazioni “istituzionali” che attaccano avversari politici.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)