Da ormai 80 giorni i sindacati Fp/Cgil e Filcams/cgil attendono che l’Assessore Alperoli risponda alla loro richiesta d’incontro in merito ai possibili tagli all’appalto dei servizi bibliotecari del Comune di Modena.

Nel frattempo da “possibili” i tagli sono diventati assai probabili, dato che una delle due cooperative cui è affidato il servizio ha già comunicato ai lavoratori una prossima riduzione dell’orario di lavoro, senza escludere possibili ulteriori tagli l’anno prossimo.

Stiamo parlando di venti lavoratrici e lavoratori, addetti al presto e sala lettura, i cui redditi vanno dai 700 ai 900 euro mensili. Il taglio avrebbe effetti intollerabili su retribuzioni già assai modeste.

Inoltre colpirebbe un servizio di grande utilità. A dirlo sono in molti, in particolar modo lo stesso Alperoli. Solo il 2 febbraio scorso veniva comunicato pubblicamente un incremento dei prestiti bibliotecari del 4% rispetto al 2009. Un dato che ha portato l’Assessore a dichiarare: “In un paese che legge molto poco […] i numeri sulla frequentazione e i prestiti delle nostre biblioteche comunali sono decisamente confortanti”. Dobbiamo pensare che a confortare Alperoli sia l’opportunità di scendere nella media nazionale, in modo da riportare qualche soldo nelle casse comunali, a dispetto “dei bisogni e della sensibilità dei modenesi”!

I sindacati Funzione Pubblica/Cgil e Filcams/Cgil ritengono grave il silenzio da parte dell’Amministrazione Comunale, soprattutto se nel silenzio si stanno realizzando i tagli comunicati ai lavoratori. In questa situazione i sindacato sono pronti a dichiarare lo stato di agitazione e lo sciopero se necessario.

Nel frattempo insistono perché l’Assessore alla Cultura Alperoli si degni di valutare la richiesta di incontro, oppure che metta nero su bianco l’entità dei tagli, o meglio ancora che il Comune di Modena assicuri che non compirà atti che mettono in discussione il lavoro ed il reddito di 20 lavoratrici e lavoratori.

(FUNZIONE PUBBLICA/CGIL FILCAMS/CGIL)