Diciotto principi per affermare il diritto delle bambine e dei bambini all’arte e alla cultura. È il contenuto della Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura, un progetto cui hanno a oggi aderito istituzioni culturali che si occupano di arte per l’infanzia di numerosi Paesi d’Europa. In Italia, tra gli altri, hanno aderito Claudio Abbado, Michele Abbondanza, Stefano Benni, Luigi Cancrini, don Luigi Ciotti, Ivano Dionigi, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Modena City Ramblers, Lidia Ravera, Roberto Roversi, Marco Travaglio, “Vito” Bicocchi.

Il progetto comprende:

– un libro illustrato pubblicato da Edizioni Pendragon con le immagini create appositamente da 22 disegnatori, ognuno dei quali ha rappresentato uno dei punti della Carta, e la traduzione di tale documento dall’italiano in 26 lingue (albanese, arabo, cinese, coreano, croato, danese, finlandese, francese, giapponese, greco, indiano, inglese, israeliano, olandese, polacco, portoghese, rumeno, russo, senegalese, serbo, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco, turco, ungherese);

– un sito web (cartadeidiritti.testoniragazzi.it) e pagine specifiche sui social network, dove troveranno spazio i contenuti e in cui sarà data possibilità di aderire al progetto;

– un convegno dedicato ai diritti dell’infanzia che si svolgerà il 5 marzo al Teatro Testoni di Bologna.

I patrocini e i sostegni

Alla Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura, promossa da La Baracca – Testoni Ragazzi, è stata conferita una Medaglia dal Presidente della Repubblica italiana e si tratta di un progetto patrocinato e sostenuto da Commissione Europea, Commissione Bicamerale per l’Infanzia del Parlamento italiano, Università di Bologna, Comune di Bologna.

Il progetto e la pubblicazione saranno presentati nel corso di un convegno dedicato ai diritti dell’infanzia, sotto l’egida del Parlamento europeo, dell’Unesco e della Regione Emilia-Romagna. Sostengono il progetto, che non è a scopo di lucro, Unipol Gruppo Finanziario, Legacoop Bologna, Coop Adriatica e Concave.

Le adesioni testimoniali

Ad oggi hanno aderito al progetto istituzioni culturali che si occupano di arte per l’infanzia di Spagna, Finlandia, Irlanda, Slovenia, Germania, Ungheria, Gran Bretagna, Romania, Belgio, Austria e Francia.

In Italia, tra gli altri, hanno dato per primi un’adesione al progetto Claudio Abbado, Michele Abbondanza, Stefano Benni, Alessandro Bergonzoni, Antonella Bertoni, Janna Carioli, Luigi Cancrini, don Luigi Ciotti, Ginevra Di Marco, Ivano Dionigi, Roberto Farné, Marcello Fois, Franco Frabboni, Angelo Guglielmi, Luigi Guerra, Carlo Lucarelli, Modena City Ramblers, Marco Paolini, Flavia Franzoni Prodi, Lidia Ravera, Roberto Roversi, Chiara Saraceno, Andrea Segré, Riccardo Tesi, Marco Travaglio, Stefano “Vito” Bicocchi.

La presentazione

La Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura è stata presentata oggi a Bologna, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato, tra gli altri, i promotori e curatori del progetto Lucio D’Amelio e Roberto Frabetti de La Baracca-Testoni Ragazzi, l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, Milena Bernardi dell’Università di Bologna, Jo Belloli, coordinatrice Uk di Small size, la rete europea per la diffusione delle arti performative (Londra) e Carlos Herans, regista e direttore dell’associazione pedagogica Accion Educativa (Madrid).

“E’ un’iniziativa di grande pregio – ha detto l’assessore Mezzetti -, ma ora è fondamentale dare una traduzione pratica a questo tipo di impegno, che si deve concretizzare con la collaborazione delle istituzioni e il coinvolgimento dei privati. Dobbiamo tutti pensare che non ci stiamo riferendo a una fascia di cittadinanza le cui urgenze possano essere rinviate a prossimi bilanci o delegate alle buone intenzioni: parliamo di diritti che rischiano di essere fortemente compromessi, quelli all’arte come quelli all’educazione scolastica, diritti fondamentali che hanno a che fare con la dignità stessa dell’individuo”.

I princìpi ispiratori della Carta

“I bambini hanno diritto a partecipare all’arte in tutte le sue forme ed espressioni, a poterne fruire, praticare esperienze culturali e condividerle con la famiglia, le strutture educative, la comunità, al di là delle condizioni economiche e sociali di appartenenza”.

È, in sintesi, il senso profondo che ha ispirato la Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura, che discende principalmente da due fondamentali presupposti.

Nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1989 e nella Carta europea dei diritti del fanciullo varata dal Parlamento Europeo nel 1992, viene citato il diritto del Bambino a partecipare alla vita culturale e artistica.

In particolare nell’articolo 31 della Convenzione Onu si afferma che “1- Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica. 2- Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali”.

Nell’articolo 8.28 della Carta europea si afferma che “ogni fanciullo (…) deve poter fruire inoltre di attività sociali, culturali e artistiche”.

Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura

I bambini hanno diritto:

1) ad avvicinarsi all’arte, in tutte le sue forme: teatro, musica, danza, letteratura, poesia, cinema, arti visuali e multimediali;

2) a sperimentare i linguaggi artistici in quanto anch’essi saperi fondamentali;

3) a essere parte di processi artistici che nutrano la loro intelligenza emotiva e li aiutino a sviluppare in modo armonico sensibilità e competenze;

4) a sviluppare, attraverso il rapporto con le arti, l’intelligenza corporea, semantica e iconica;

5) a godere di prodotti artistici di qualità, creati per loro appositamente da professionisti, nel rispetto delle diverse età;

6) ad avere un rapporto con l’arte e la cultura senza essere trattati da consumatori ma da soggetti competenti e sensibili;

7) a frequentare le istituzioni artistiche e culturali della città, sia con la famiglia che con la scuola, per scoprire e vivere ciò che il territorio offre;

8) a partecipare a eventi artistici e culturali con continuità, e non saltuariamente, durante la loro vita scolastica e prescolastica;

9) a condividere con la famiglia il piacere di un’esperienza artistica;

10) ad avere un sistema integrato tra scuola e istituzioni artistiche e culturali, perché solo un’osmosi continua può offrire una cultura viva;

11) a frequentare musei, teatri, biblioteche, cinema e altri luoghi di cultura e spettacolo, insieme ai propri compagni di scuola;

12) a vivere esperienze artistiche e culturali accompagnati dai propri insegnanti, quali mediatori necessari per sostenere e valorizzare le loro percezioni;

13) a una cultura laica, nel rispetto di ogni identità e differenza;

14) all’integrazione, se migranti, attraverso la conoscenza e la condivisione del patrimonio artistico e culturale della comunità in cui vivono;

15) a progetti artistici e culturali pensati nella considerazione delle diverse abilità;

16) a luoghi ideati e strutturati per accoglierli nelle loro diverse età;

17) a frequentare una scuola che sia reale via d’accesso a una cultura diffusa e pubblica;

18) a poter partecipare alle proposte artistiche e culturali della città indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche di appartenenza, perché tutti i bambini hanno diritto all’arte e alla cultura.