Approvata ieri la delibera sulla revisione biennale della pianta organica delle farmacie comunali del territorio provinciale. Delle richieste pervenute dai Comuni risulta accolta solamente quella di Castenaso per l’istituzione della quarta sede farmaceutica, domanda negata nel 2010 per poche unità di residenti: la legge nazionale (362/1991) infatti impone il criterio della popolazione residente al 31 dicembre dell’anno precedente per le nuove autorizzazioni (una farmacia ogni 5 mila residenti nei comuni con popolazione inferiore a 12.500 abitanti e ogni 4 mila negli altri).

Seguendo sempre il criterio demografico non sono state accolte le richieste per l’istituzione di nuove sedi avanzate dai Comuni di Minerbio, Castel Guelfo, Monte San Pietro e Vergato.

Inoltre il nuovo assetto prevede il passaggio da rurale ad urbana di una farmacia del Comune di Minerbio e l’avvicinamento al capoluogo di una delle sedi presenti nel comune di Medicina.

Collegato alla delibera è stato presentato in aula un ordine del giorno, proposto da Zaniboni-Pd e Sabbioni-Fli e sottoscritto da Fds, Lega e Pdl. I due documenti sono stati approvati con 29 voti a favore (Pd, Idv, Fds, Udc, Fli, Pdl, Lega, Pagnetti-Misto) e il voto contrario di Rambaldi-Misto.

L’odg evidenzia “la necessità di permettere l’apertura di presidi farmaceutici in deroga agli attuali criteri rigidamente demografici e topografici per situazioni specifiche e particolari come ad esempio la forte presenza di lavoratori pendolari, elevati flussi turistici e alta percentuale di popolazione anziana”.

Con l’obiettivo di rispondere meglio alle reali necessità del territorio e al fabbisogno farmacologico della popolazione l’ordine del giorno chiede alla Giunta, attraverso il coinvolgimento dei parlamentari locali e dell’Upi, di interessare il Parlamento per modificare in tempi rapidi l’attuale normativa.