”Premesso che non è nostra abitudine commentare le sentenze, e che comunque è sempre bene attendere le motivazioni che accompagnano la decisione di un giudice, non possiamo non prendere atto – esito alla mano – di due elementi tanto oggettivi, quanto inconfutabili: Caprotti con il suo argomentato j’accuse contenuto nel libro “Falce e Carrello”, da un lato non ha fatto concorrenza sleale, dall’altro – soprattutto – non ha diffamato Coop Estense. Non mancano dunque nuovi elementi sui quali riflettere; uno in particolare: per la magistratura, quanto affermato nel libro,corrisponde al vero?”. Lo chiede in una nota il Consigliere Regionale del PDL Enrico Aimi intervenuto a commento della sentenza di assoluzione in primo grado a favore di Bernardo Caprotti, querelato dai vertici di Coop per diffamazione.

“Da quanto emerso – ha aggiunto Aimi – i giudici della prima sezione civile di Milano hanno ritenuto fondate le tesi del proprietario e fondatore di Esselunga e hanno rigettato le accuse del colosso cooperativo nostrano ritenendole prive di ogni benchè minimo presupposto. Viene quindi legittimo pensare – ma attendiamo fiduciosi le motivazioni – che viceversa siano fondati e veritieri i temi portati alla luce, senza peli sulla lingua, dall’imprenditore milanese. Anche perché, moltissime volte, ricorre alla querela chi si trova in situazione di difficoltà o di imbarazzo e spera in quel modo di mettere a tacere o almeno di far abbassare la voce a chi lo accusa. Che sia il caso dei vertici Coop? Non lo sappiamo, ma il sospetto ci assale. L’unico dato certo è rappresentato da un’immensa area della nostra città lasciata nel più completo degrado, da ormai più di dieci anni, grazie ad una serie di scelte e non scelte quantomeno singolari e accompagnate, il più delle volte, da dichiarazioni e argomentazioni decisamente curiose. Modena dunque – ha concluso Aimi – oltre ad essere, in questo fine settimana, capitale mondiale di arrampicata sportiva, si dimostra una volta di più, politicamente parlando, capitale incontrastata anche di arrampicate sugli specchi politici”.