Il servizio di Anestesia e Rianimazione è a rischio. A gridare l’allarme è il capogruppo del PDL Antonio Platis. Ancora una volta tra scarsità di personale e pochi investimenti l’ospedale di Mirandola potrebbe vedersi ridimensionare ulteriormente l’attività di questi professionisti. Medici indispensabili – ricorda Platis – per il funzionamento dei reparti di Chirurgia, Ginecologia ed Ortopedia.

Oramai da mesi questo servizio è in grave sofferenza, ma a breve, quando saranno trasferiti a Vignola e Sassuolo, due degli otto anestesisti in servizio a Mirandola si rischia il collasso. Mentre il personale è costretto a turni massacranti ed a lavorare con abnegazione in una situazione oggettivamente difficile, la direzione dell’ospedale mette nero su bianco un ordine di servizio in cui riduce ulteriormente le sedute operatorie settimanali, gli ambulatori pre-interventi e sospende la presenza del secondo medico nella fascia feriale 14-21 ed il sabato dalle 8 alle 20. Così facendo saranno programmate a Mirandola 3 sedute chirurgiche, 3 ortopediche, 2 di ostetricia-ginecologia e 3 ambulatori pre-operatori.

“L’impoverimento del servizio di Anestesia temiamo sia l’anticamera al progetto di riduzione dell’attività chirurgica che da tempo stiamo denunciando”.

Con una specifica interrogazione che sarà presentata dal gruppo PDL in Unione Area Nord si chiederà all’Ausl le ore straordinarie svolte, il monte ferie maturato ma non utilizzato, gli aggiornamento professionale obbligatori e se è stato rispettato il Contratto Nazionale del Lavoro.

(Antonio Platis, Capogruppo PDL Mirandola)