“Girava con una fuoriserie per le strade di Reggio Emilia, aveva trasferito la residenza nel Regno Unito e deteneva attività finanziarie per un milione di euro su un conto svizzero”. Così inizia il comunicato stampo dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna che divulga oggi i dati sull’evasione regionale e le relative segnalazioni che i comuni hanno fatto nel primo semetre 2011.

Finalmente, dopo numerose sollecitazioni da noi fatte anche sulla stampa, Reggio Emilia non compare più tra le ultime città capoluogo di regione per numero di segnalazioni fatte all’Agenzia delle Entrate. La volontà della maggioranza, spronata anche da noi Comunisti Italiani, di vover recuperare almeno 500.000 euro di evasione, come previsto nel bilancio di previsione 2011 del comune di Reggio Emilia, può diventare una realtà.

Le segnalazioni fatte dal comune di Reggio Emilia, in questi primi sei mesi dell’anno, sono state 371 piazzando la città del primo tricolore al 7 posto tra tutti i comuni dell’Emilia Romagna e, tra i primo 30, troviamo anche Casalgrande con 166 segnalazioni e Correggio con 159.

Reggio Emilia si piazza al terzo posto in regione se teniamo conto della classifica in base all’importo evaso frutto delle segnalazioni; poco più di un miolne di euro. Seguono tra i primi 30 comuni in regione Campegine con 530.405 euro, Gattatico e Casalgrande con poco più di 350.000 e Sant’Ilario d’Enza con 131.959 euro d’imposta evasa.

Le somme già riscosse dai comuni, che ricordiamo sono pari al 33% dell’evaso, sono per Sant’Ilario d’Enza pari a 121.076 euro, mentre per Reggio Emilia, Cavriago e Casalgrande sono poco meno di 30.000 euro. Infine, nella classifica dei primi trenta in regione, c’è anche Scandiano che ha incassato 26.751 euro.

La vera vergogna, che continueremo a denunciare fino a quando i sindaci non si saranno attivati, sono 15 comuni su 45 della provincia di Reggio Emilia che non hanno ancora aderito alla convenzione con l’Agenzia delle Entrate.

Perchè ancora questa lacuna non è colmata dai primi cittadini? Quali interesse hanno a non recuperare evasione fiscale che si consuma nel proprio territorio.

Se una parte di questi comuni possono ancora per poco utilizzare la scusante di essere molto piccoli e poco strutturati (forse è il caso di fare qui una unione di comuni!), non si capisce perchè Guastalla (centro destra) e Castellarano (centro sinistra) non hanno ancora fatto la convenzione con l’Agenzia delle Entrate per recuperare evasione fiscale.

La lista dei “15 comune della vergogna” segue con: Busana, Campegine, Casina, Castellarano, Collagna, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Ligonchio, Luzzara, Ramiseto, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano, Villa Minozzo.

Donato Vena (Federazione della Sinistra)