E’ per la disponibilità e il sostegno dimostrati con numerose iniziative messe in campo in favore dei bambini e delle famiglie che l’Antoniano di Bologna e l’organizzazione delle Selezioni nazionali hanno deciso di premiare le due città, nella persona del loro primo cittadino, con lo ”Zecchino d’oro”, riconoscimento ideato per celebrare professionisti, enti e istituzioni segnalatisi per il lavoro e l’impegno profuso a favore delle categorie piu’ deboli, in particolare i bambini.

Quest’anno la giuria, presieduta da Frà Alessandro Caspoli, direttore dell’Antoniano, e Claudio Zambelli, responsabile del Tour nazionale di selezioni dello Zecchino d’oro, ha assegnato il riconoscimento a Virginio Merola, sindaco di Bologna, e Flavio Tosi, sindaco di Verona, in rappresentanza delle due città che ”in questi anni hanno accolto le iniziative da noi proposte sempre con entusiasmo e collaborazione, divenendo esse stesse protagoniste nell’organizzazione di eventi dedicati alle famiglie e mirati a una crescita dei bimbi sana e attenta ai valori”.

Di qui, spiegano nella motivazione Caspoli e Zambelli, la volontà di celebrare due realtà ”che ci hanno supportato e hanno saputo offrire ai cittadini progetti all’avanguardia ed integrati col territorio”. Nel caso di Bologna, già sede dell’Antoniano e dello ”Zecchino d’oro”, il riferimento e’ alla ”Citta’ dello Zecchino”, tre giorni di attività, laboratori gratuiti, visite guidate rivolte ai più piccoli, ospitate in settembre da sei anni a questa parte. Verona, invece, centro operativo dell’organizzazione delle Selezioni nazionali, non manca il tradizionale appuntamento di aprile, aprendo le piu’ belle piazze del centro storico ai protagonisti di una delle piu’ applaudite e affollate tappe di selezione di tutto il Nord Italia.

La consegna del premio avverrà giovedì 24 novembre, a partire dalle 19.45, a Villa Arvedi di Grezzana (VR), nell’ambito dell’evento di chiusura del Tour 2011 di Selezioni dello Zecchino d’oro.

La precedenti edizioni dello ”Zecchino d’oro” sono state assegnate, nel 2009, a Gianpaolo Trevisi e a Vincenzo Stingone, rispettivamente capo della Squadra Mobile e questore di Verona, e nel 2010 all’Amministrazione comunale de L’Aquila e alla Curia arcivescovile del capoluogo abruzzese.