La Giunta della Regione Emilia Romagna con deliberazione n. 725 del 30 maggio 2011 ha fissato nuovi periodi di effettuazione delle vendite di fine stagione. Secondo la normativa vigente pertanto, i saldi invernali potranno essere effettuati dal primo giorno feriale antecedente all’Epifania, per un periodo di 60 giorni consecutivi, che per il 2012 si traduce in una data di inizio fissata a giovedì 5 gennaio fino a domenica 4 marzo compresi.

Per quanto il mantenimento di una data unitaria delle regioni italiane sull’avvio delle vendite di fine stagione sia una buona cosa, peraltro frutto dell’azione sindacale delle Associazioni di categoria, Confcommercio- Federazione Moda Italia in testa, restano tuttavia forti perplessità sul tema della data di inizio.

Che il periodo interessato alle vendite di fine stagione venga unificato a livello nazionale è un risultato assolutamente positivo, che è stato ottenuto puntando sullo strumento della Conferenza delle Regioni, un istituto fondamentale ora che la normativa del commercio è di potestà regionale. Rimane il fatto che iniziare i cosiddetti saldi di fine stagione alla prima settimana di gennaio è un controsenso, sono anni che ormai le vendite a prezzi ridotti invece che chiudere le stagioni estive e invernali, le inaugurano.

Con la crisi e la stagnazione dei consumi comprendiamo perfettamente la necessità di potenziare la leva promozionale del prezzo per fare fronte alle esigenze dell’immediato, specie in un momento in cui le imprese ricevono stimoli fiscali negativi come il recente aumento dell’IVA al 21% e le fosche previsioni sulle prossime manovre.

I saldi hanno ormai superato la funzione di valvola di compensazione dell’invenduto stagionale per assumere un ruolo, forse più patologico che fisiologico, di elemento primario di vendita: specialmente negli ultimi anni, la quasi totalità delle aziende deve adeguarsi obbligatoriamente a questa pratica, senza saldi ai primi di gennaio si rischia un inizio d’anno caratterizzato dall’invenduto.

Le attese sulle vendite pre-natalizie sono fortissime da parte della categoria abbigliamento tessile calzature e accessori; vista la congiuntura negativa prolungata, ci si augura di riuscire per lo meno a contenere il calo dei consumi registrato in questi ultimi mesi e attestarsi su livelli accettabili.