A Modena il problema della prostituzione è annoso e non è mai stato affrontato dall’amministrazione con l’intenzione reale di risolverlo o quantomeno delimitarlo. Chiunque viaggi all’estero sa che Modena è più conosciuta per la Bruciata, luogo che camionisti di passaggio hanno decantato in tutt’Europa, che per il Duomo, patrimonio dell’umanità.

Ogni tanto qualche esponente del PD, come adesso Dori, alza lamenti per far finta che il partito si interessi del problema e poi tutto resta come prima. La sinistra è incapace di scendere dagli astrattismi intellettualoidi e affrontare le questioni con provvedimenti concreti e applicabili. Pensiamo sia giunta l’ora di smettere di parlare e di passare ai fatti. Il 2012 deve essere l’anno delle risposte e delle soluzioni. È prioritario da una parte porre rimedio ai problemi di decoro, di ordine pubblico nonché sanitari, e dall’altra stroncare l’indegno fenomeno del traffico di esseri umani e dello schiavismo al quale sono sottoposte tante giovani donne provenienti soprattutto dall’Africa e dall’Est Europa.

Partendo dalla considerazione che soluzioni di stampo proibizionistico non hanno mai sortito alcun effetto, dal momento che il meretricio è sempre esistito ed esisterà sempre, ed ha anche una riconosciuta funzione sociale, bisogna elaborare idee per regolamentare il fenomeno eliminandone gli aspetti negativi e pericolosi.

La soluzione – secondo la Lega Nord – consiste nell’individuazione, sul territorio della Provincia di Modena, di alcuni luoghi da adibire ad “Eros center” sottoposti a un rigido controllo dello Stato. In questi luoghi, casolari isolati di campagna e di montagna, fuori dalle città e lontano da zone “sensibili”, recuperati allo scopo, l’attività sarebbe esercitata nel rispetto del diritto alla privacy, del pagamento del fisco e sottratta al controllo della criminalità organizzata.

Questa soluzione, unita a una ferrea proibizione della prostituzione su strada, risolverebbe tutti i problemi di ordine pubblico, di decoro e sanitari. Inoltre, fatto ancora più importante, stroncherebbe definitivamente la vergogna della prostituzione per costrizione.

Invito quindi la sinistra a farsi promotrice di questa soluzione radicale e definitiva del fenomeno. Continuare a non affrontare il problema significa avere scarso rispetto per il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente decoroso, scarsa attenzione per l’estetica della città e, soprattutto, dichiararsi di fatto favorevoli a una società che riconosce e legittima la schiavitù.

(Il segretario provinciale della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Riad Ghelfi – Il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Stefano Bellei)