A dieci giorni dalla fine del 2011, non è ancora stata data alcuna risposta ai 650 lavoratori a tempo determinato del Ministero dell’Interno, i cui contratti scadranno il prossimo 31 dicembre. 100 di loro lavorano presso gli Uffici Immigrazione e gli Sportelli Unici per l’immigrazione nelle Prefetture e nelle Questure dell’Emilia Romagna, garantendo da più di otto anni i diritti di cittadinanza ai cittadini stranieri.

Le Organizzazioni Sindacali da anni sono impegnate a tutti i livelli, a partire da quello nazionale, per chiedere che questi lavoratori precari vengano stabilizzati, in modo da non disperderne la professionalità e conseguentemente in modo da garantire un servizio di qualità.

Nell’imminenza della scadenza dei contratti chiediamo alle Istituzioni locali di farsi parte attiva nei confronti del Governo e del Ministro Cancellieri perché si assumano un impegno preciso in tal senso, evitando da una parte la perdita di posto di lavoro e dall’altra un grave disservizio ai cittadini.

Iniziative sono già state messe in campo sia a livello nazionale, dove unitariamente le OO.SS. hanno dichiarato lo stato di agitazione di questi lavoratori, sia a livello territoriale, ovunque si stanno sollecitando le istituzioni perché si trovi una soluzione all’emergenza che si determinerebbe se nessuno dovesse intervenire e perché in ogni caso vengano rimossi gli ostacoli che impediscono a questo lavoratori di diventare stabili a tutti gli effetti.

(FP-CGIL, FP-CISL e UIL-PA Emilia Romagna)