Terminerà sabato 14 gennaio, con l’appuntamento delle 10,30, la seconda edizione del corso: “Crescere nello sport e nella vita: percorsi di riflessione e condivisione con dirigenti e tecnici”, coordinato da Francesco Zappettini psicopedagogista, psicologo dello sport e psicoterapeuta. Dirigenti, responsabili, allenatori e insegnanti che operano in campo sportivo si incontreranno nella Sala degli Stendardi nel castello di Casalgrande Alto.

In tali incontri sono stati approfonditi gli aspetti riguardanti le aspettative dei ragazzi e l’analisi delle cause degli abbandoni precoci della pratica sportiva; il significato della parola “disciplina”; l’analisi delle aspettative dei genitori e della società sportiva oggi; l’autovalutazione da parte sia degli allenatori sia delle società sportive; le metodologie di gestione delle differenze di talento all’interno del gruppo e analisi del potere all’interno del gruppo stesso; i diversi punti di vista della gestione della sconfitta (atleta/allenatore/dirigente); il significato della performance, e infine una riflessione dal titolo: “lo sport educa se…”

In questa edizione gratuita, abbiamo posto le basi per un confronto sulle problematiche dirigenti/allenatori, dirigenti/genitori e allenatori/genitori: percorso condiviso che porterà alla redazione di un “codice dello sport” che regolerà l’attività nelle società sportive, tra le società che operano sul territorio casalgrandese e tra società e amministrazione.

L’assessore allo sport del Comune, Marco Cassinadri, ha ideato questo corso poiché: “il ruolo quello dell’allenatore, del dirigente sportivo o anche del semplice accompagnatore si connota sempre più come un servizio fornito alla comunità che necessita di basi su cui lavorare e crescere. L’educatore sportivo deve costantemente chiedersi se il suo operato ha alla base valori positivi, degni di essere condivisi e trasmessi. Oggi è sempre più difficile spiegare ai nostri figli il mondo che li circonda, una società bombardata da messaggi distraenti ed edonistici, in cui tutto si misura solo sulla base del divertimento, in cui ci si dimentica di comportarsi in modo coerente con quello che si dice, in cui le regole ed il senso di “bene comune” vanno scemando. E che cosa è l’etica nello sport, soprattutto dal punto di vista giovanile? Il bambino ad esempio non deve essere trattato come un mini-adulto, ma come una persona con caratteristiche ed esigenze specifiche derivanti dalla sua condizione di bambino; nel bambino è più importante esaltare la disciplina, il rispetto degli altri, delle regole e l’autocontrollo piuttosto che l’aggressività e la violenza. Raccogliamo sempre più l’invito del nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e lanciamo il progetto: “1861 nasce l’Italia; 2011 crescono gli italiani nello sport!” Info: ufficio sport tel. 0522/998570 e 320/4376756.