Che fine ha fatto l’efficienza organizzativa del modello Emiliano, tanto magnificato dalla sinistra? Fatti incontestabili dimostrano che la Regione, anche in occasione dell’emergenza climatica di questi giorni, ha clamorosamente fallito, dando prova d’inefficienza e d’improvvisazione.

A parte i 6 morti in Regione a causa del maltempo: decessi causati da incidenti stradali, da cadute rovinose e da infarti che hanno colpito cittadini costretti, in assenza di soccorsi, a spalare in prima persona la neve che molti spalaneve buttano, senza rispetto, contro gli ingressi delle case.

La situazione delle strade, dei trasporti e dei collegamenti ferroviari è risultata precaria, carente e scadente, una delle peggiori d’Italia. Eclatante è stato il caso del treno Intercity rimasto bloccato per sette ore fra Forlì e Cesena, con centinaia di passeggeri a bordo privi di acqua e di riscaldamento. I più penalizzati sono stati i treni regionali, quelli utilizzati dai lavoratori pendolari, specie nel tratto ferroviario fra Bologna e Piacenza; disfunzioni e disagi che sono proseguiti anche nelle giornate in assenza di condizioni climatiche negative e quindi tanto più ingiustificabili.

In generale, il nodo di Bologna è risultato fra i tratti più critici dell’intera rete ferroviaria nazionale: nonostante le abbondanti nevicate, pare che una sola squadra sia stata impiegata per rimuovere il ghiaccio dai binari del nodo stesso. Alla FER (Ferrovie Emilia- Romagna) ci sono più dirigenti (alcuni strapagati) che operai. E intanto i treni in ritardo venivano cancellati aumentando la rabbia dei pendolari. Anche le strade provinciali sono risultate di difficile percorribilità. si sono trasformate in lastre di ghiaccio, mentre l’intervento dei mezzi spalaneve e spargisale, in diversi casi, sono stati tardivi ed insufficienti, a Modena come a Bologna; in quest’ultima città sono addirittura venuti a mancare i soldi per pulire le strade. Le autostrade non si sono dimostrate all’altezza di un paese moderno: il tratto bolognese della E45 è stato interdetto al traffico, così come lo è stato il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi.

Anche la rete dei servizi è risultata deficitaria: molti distributori di carburante sono rimasti chiusi a causa della mancanza di rifornimenti, mentre, in Romagna, molti supermercati sono riamasti senza scorte alimentari.

In Regione sono state 200 le utenze, nelle province riminesi e ferraresi, rimaste senza elettricità a causa del maltempo.

La Regione ha stanziato due milioni di Euro per fronteggiare il maltempo, ma lo stanziamento, alla prova dei fatti, non si è dimostrato sufficiente per risolvere i problemi di trasposto e di collegamento nei centri isolati: molti centri sono rimasti, per giorni, isolati prima che giungessero i soccorsi ed, in generale, i disagi sono stati superiori alla gravità stessa degli eventi atmosferici, tra l’altro previsti con largo anticipo

Ci dispiace constatare che sotto la guida di Vasco Errani il tanto decantato modello emiliano sia finito in cantina.