Grande partecipazione alla Consulta Economica che si è svolta lunedì 13 febbraio presso il Municipio di Mirandola. Scopo dell’iniziativa era quello di valutare insieme le politiche commerciali programmate per il 2012, alla luce delle liberalizzazioni, provando a condividere un calendario di aperture. All’iniziativa erano presenti i rappresentanti delle medie e grandi strutture commerciali presenti in città, le associazioni di categoria, i sindacati, l’Associazione “Le Attività del Centro”. Prima di iniziare la riunione, un gruppo di lavoratori e lavoratrici di tutte le strutture commerciali di grandi e medie dimensioni, ha consegnato una raccolta di circa 200 firme all’Assessore a Economia e Sviluppo Sostenibile Roberto Ganzerli per chiedere di ragionare sugli effetti per i lavoratori dipendenti e sulle loro famiglie delle sistematiche aperture domenicali.

«Tutti i presenti all’incontro hanno convenuto che dalle liberalizzazioni non si torna indietro – spiega l’Assessore Roberto Ganzerli – il problema è la loro regolamentazione, calata nel contesto mirandolese. Possono essere un valore aggiunto, ma se si supera un certo limite rischiano di trasformarsi in apertura selvaggia che può danneggiare l’intero sistema, non solo commerciale, ma anche sociale». In questo senso si è deciso di fissare un incontro, in tempi brevissimi, per ragionare delle aperture domenicali e proporre un calendario condiviso, regolato da un accordo “tra gentiluomini” tra le varie strutture, visto che il Comune non ha alcun potere di imporre soluzioni. All’incontro però non ci sarà Coop che ha deciso di procedere da sola. Sono poi state individuate 10 giornate “topiche”, ovvero feste civili e religiosi in cui tutti chiuderanno, Coop inclusa. A giugno verrà poi effettuata una verifica delle soluzioni adottate, anche alla luce di eventuali cambiamenti. «Siamo rimasti delusi dall’atteggiamento della Coop di Mirandola – prosegue Ganzerli – qualche mese fa il Presidente di Coop Mario Zucchelli aveva inviato una lettera al Sindaco Maino Benatti dicendosi disponibile a ragionare sulle aperture domenicali e poi Coop ha fatto un passo indietro, procedendo da sola, voltandosi dall’altra parte rispetto alle esigenze della città e decidendo di tenere aperto tutte le domeniche».