2113 candidati in 613 enti. Sono questi i numeri con i quali la Cisl FP (pubblico impiego) dell’Emilia-Romagna si presenta alle imminenti elezioni RSU del 5, 6 e 7 marzo. Tornata elettorale in cui circa 150 mila dipendenti pubblici di Comuni, Regione, Aziende Sanitarie, Ministeri, Agenzie Fiscali e Enti Pubblici non economici della regione eleggeranno i propri rappresentanti sindacali.

“Sono molto soddisfatto di questi numeri – dichiara il segretario generale della Cisl FP Emilia-Romagna Roberto Pezzani –, sono uomini e donne che danno il segno del radicamento della nostra organizzazione nei luoghi di lavoro della pubblica amministrazione in Emilia-Romagna. Infermieri, impiegati, operatori socio-sanitari, educatrici d’infanzia, tecnici, agenti di polizia locale che si riconoscono nei valori della Cisl e nelle politiche sindacali che da 60 anni contraddistinguono la storia della nostra organizzazione”.

“La nostra – sottolinea il segretario generale della Cisl Emilia-Romagna Giorgio Graziani – è una storia fatta di sfide, di impegno e di proposte, tutti con lo stesso minimo comune denominatore: quello di essere a fianco dei lavoratori per migliorare i servizi al cittadino e il modo in cui si lavora. Una storia di confronto e di contrattazione con i governi centrali o locali di qualsiasi colore o schieramento”. “Cambia la società – continua Graziani – ma la filosofia della Cisl è sempre la stessa: concretezza e risultati”.

“E’ per questo – gli fa eco Pezzani – che il messaggio che abbiamo scelto per la nostra campagna elettorale nella regione Emilia-Romagna è “Se gli altri ti promettono la luna, ricordagli che il tuo posto di lavoro è su questa Terra”. La sfida che ora ci aspetta è fondamentale, ridare dignità al lavoratore pubblico, affrancandolo completamente da quell’immagine di “fannullone” con cui una parte della politica ha voluto etichettarlo per nascondere ai cittadini il vero problema: l’incapacità di riprogettare le pubbliche amministrazioni sui nuovi bisogni di cittadini e imprese. Per raggiungere questo obiettivo occorre una spinta riformatrice che per la Cisl deve venire proprio dai lavoratori, dalle loro idee, dalle loro proposte”.

“Siamo convinti che anche da queste elezioni e dalla partecipazione al voto, che auspichiamo sia la più ampia possibile – concludono Graziani e Pezzani –, parta il rilancio delle pubbliche amministrazioni”.