L’imminente e contemporanea sostituzione di entrambi i Direttori generali della sanità modenese svelata dalla stampa, da parte della Regione Emilia Romagna, getta nuove ombre sulle logiche spartitorie del PD, che purtroppo incidono pesantemente sulla salute dei cittadini.

In generale le nomine dei Dirigenti apicali, quando sono determinate dai politici, sono spesso effettuate in base a logiche ed equilibri che sia basano più sulla fedeltà al capo-corrente che sulle comprovate competenze tecniche specifiche e su percorsi professionali adeguati al ruolo da ricoprire.

Nel caso della sanità modenese, la bufera che si è abbattuta sul reparto Cardiologia, avrà giustamente contribuito a far vacillare la poltrona del Direttore Generale Cencetti.

Come le inopportune e dannose sovrapposizioni di competenze fra il Policlinico di Modena e l’Ospedale di Baggiovara, frutto di un PAL scoordinato che spreca ingenti risorse finanziarie e che in alcuni casi ha addirittura messo a repentaglio la salute dei pazienti, avranno pur causato qualche turbolenza nell’ufficio del Direttore Generale Caroli.

Tuttavia sorge spontaneo il dubbio che queste continue ed onerose riprogrammazioni dei piani sanitari siano invece il frutto di progressivi ‘aggiustamenti’ e ‘compensazioni’ fra le correnti che si agitano sotterraneamente nel partitone della sinistra, che governa i destini della regione ormai da troppo tempo.

(Il Capogruppo del Popolo della Libertà, Dott. Adolfo Morandi)