Le Federazioni provinciali dei partiti del centro-sinistra PD, SEL, IDV, PDCI, PSI, PRC e VERDI invitano a partecipare all’iniziativa: “Quali prospettive per la riforma della cittadinanza e il diritto di voto amministrativo agli stranieri?” organizzata dal Comitato L’Italia sono Anch’io e dal Comune di Modena per sabato 25 febbraio, dalle 9.30 alle 12.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Modena.

Le due proposte di legge di iniziativa popolare sul diritto di cittadinanza e sul diritto di voto amministrativo per i migranti – oggetto di una campagna popolare di raccolta firme messa in piedi dalle associazioni della cittadinanza attiva ed entrata nella sua fase conclusiva – devono essere parte integrante del programma politico di un rinnovato e coeso centro-sinistra.

Crediamo che anche in un periodo di crisi come l’attuale, in cui l’attenzione di tutti è concentrata sugli aspetti economici e finanziari, sia necessario tenere alto l’impegno su altri fronti, tra cui quello dei diritti di cittadinanza è certamente tra i più importanti.

In attesa di un più generale intervento quadro che superi gli orrori della legge “Bossi-Fini” e nell’ambito di una più generale riflessione – sugli effetti della globalizzazione, sulle migrazioni, sui rapporti tra culture diverse, sulle nuove forme di cittadinanza e di identificazione nell’epoca della crisi dello Stato-Nazione – queste due misure ci sembrano urgenti, necessarie, minime e realizzabili.

La prima è la cittadinanza per i nati in Italia. Superare lo “ius sanguinis” per lo “ius soli” è un passo necessario ed una azione concreta sulla quale si sono raccolte ampie ed importanti adesioni politiche ed istituzionali. Se non ora quando? Chi nasce in Italia e vi investe tutta o parte significativa della sua vita ha pieno diritto di essere italiano a dispetto del colore, della religione, della cultura e del Paese di provenienza dei genitori. Nell’epoca delle cittadinanze doppie, multiple, sovranazionali o transnazionali, proseguire con lo “ius sanguinis” costituisce un modo ipocrita e pieno di pregiudizio per cercare di arginare un fenomeno strutturale come le migrazioni.

Il secondo è relativo al diritto di voto amministrativo per i migranti residenti da 5 anni, non solo giusto perché chi vive in un territorio, vi paga le tasse, vi produce ricchezza e socialità possa partecipare alle scelte, ma utile per favorire indispensabili processi di convivenza civile e buona integrazione.

Per ragionare di questi temi, invitiamo a partecipare all’iniziativa organizzata dal Comitato “L’Italia sono Anch’io” e dal Comune di Modena: “Quali prospettive per la riforma della cittadinanza e il diritto di voto amministrativo agli stranieri?” che si terrà sabato 25 febbraio 2011, dalle 9.30 alle 12.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Modena.