E’ una Bologna commossa quella che si appresta a vivere un lungo giorno di lutto cittadino proclamato dal Comune per la morte di Lucio Dalla, spentosi lo scorso 1 marzo in Svizzera, a 69 anni. La camera ardente allestita nel cortile d’onore di palazzo D’Accursio e’ stata aperta questa mattina alle 7 sulle note di ‘4 3 ’43’, nella versione eseguita insieme alla banda dei carabinieri di Bologna. Una canzone che porta la data della sua nascita e in cui si svolgeranno, dopo quasi 70 anni, i suoi funerali nella basilica di san Petronio in piazza Maggiore.

Ancora in fila alcune centinaia di persone, di tutte le eta’, per portare un ultimo saluto al feretro. La camera ardente, che chiudera’ alle 13.30, e’ stata visitata in tarda serata anche da Renato Zero e Jovanotti. Amici e cantanti, da Ron a Gianni Morandi, da Samuele Bersani e Caterina Caselli a Luca Carboni fino a Pierdavide Carone, hanno invece portato ieri un ultimo abbraccio agli amici piu’ cari e allo staff costernato per la scomparsa dell’artista. Ieri non sono mancati neanche l’ex premier Romano Prodi, il ministro Piero Gnudi e il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo.

“E la luna in silenzio ora si avvicina”. E’ la scritta di uno dei tantissimi biglietti che insieme a mazzi di fiori sono stati lasciati dai fan sotto la sua casa in via D’Azeglio 15, che sara’ sonorizzata a breve, con le canzoni di Dalla che saranno trasmesse per sempre all’ora del tramonto lungo l’elegante via pedonale. I messaggi di affetto sono arrivati da tutta Italia, e sono firmati dagli ‘amici di Udine’, come dagli ‘amici di Sorrento’. Il Comune, inoltre, ricordera’ Dalla ogni 4 marzo.

Le esequie, invece, sono fissate per le 14.30 e saranno presiedute da monsignor Gabriele Cavina, provicario generale dell’arcidiocesi. Concelebra padre Idelfonso Chessa della basilica di santo Stefano. L’Omelia sara’ affidata a padre Bernardo Boschi, il domenicano che fu confessore di Dalla. La cerimonia dovrebbe durare circa un’ora e 10. Le letture e le preghiere dei fedeli sono affidate a quelli che Dalla defini’ i suoi ‘teologi preferiti’: Vito Mancuso, l’amico Benedetto Zacchiroli e lo scrittore religioso Enzo Bianchi.

In chiesa non saranno eseguite canzoni di Dalla, ma sara’ l’amico del cuore e attore Marco Alemanno a leggere il testo della canzone ‘Le rondini’ tratta dall’album ‘Cambio’ del 1990. Il feretro del cantautore sara’ portato a spalla dal cortile di palazzo D’Accursio fino dentro la basilica. 5.500 per le persone che potranno accedere in chiesa dove sono sistemati 550 posti a sedere per gli amici stretti e le autorita’ Tutti gli altri potranno seguire le esequie dal maxischermo montato in piazza Maggiore, dove sventola la bandiera del Comune listata a lutto.

Nel momento in cui uscira’ il feretro dal cortile le campane dell’Arengo suoneranno a lutto. Non saranno ammesse dentro san Petronio le telecamere, ci saranno solo due obiettivi fissi sul feretro e sull’altare. Tantissimi i personaggi della musica e dello spettacolo che sono attesi alla funzione, ma anche molti bolognesi illustri che gia’ ieri hanno visitato la camera ardente, come il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e il presidente della fondazione Carisbo Fabio Roversi Monaco.

Al termine dei funerali il feretro sara’ sepolto nella Certosa monumentale di Bologna, dove sono tumulati anche i genitori dell’artista. A poca distanza, nello stadio Dall’Ara il Bologna Calcio, squadra del cuore del cantautore che ieri ha visitato la camera ardente cosi’ come il team di pallacanestro della Virtus, scendera’ in campo contro il Novara con il lutto al braccio.

Intanto, al di la’ della commozione visibile in tutta la citta’ che piange il suo ‘poeta popolare’ come e’ gia’ stato ribattezzato, si apre il giallo sulla ingente eredita’ di Dalla. Diritti d’autore, patrimoni immobiliari tra cui la grande e antica casa di via D’Azeglio, ma anche una prestigiosa collezione personale di opere d’arte. Non e’ chiaro se esista o meno un testamento che indichi precisi lasciti e volonta’. Al momento della morte Lucio Dalla non aveva parenti di primo grado quali sono i genitori, il coniuge o i figli. Esistono, invece, alcuni cugini.

Resta, inoltre, a piangerlo l’attore Marco Alemanno che gli e’ stato vicinissimo per molti anni fino alla sua scomparsa. E’ stato lui, infatti, il primo a trovare il corpo senza vita del cantante nella stanza d’albergo a Montreux, in Svizzera dove il 1 marzo scorso Dalla alloggiava per la tourne’e europea. Secondo i legali dell’artista una sua volonta’ molto forte sarebbe quella di creare una fondazione nella sua citta’, che porti il suo nome e che abbia come mission la promozione dell’arte, della musica, della cultura e soprattutto dei giovani talenti per i quali Dalla si e’ sempre speso.

Una volonta’ che il suo entourage appoggerebbe convintamente, ma tutta da verificare in relazione all’aspetto legale alla presenza o meno di documenti lasciati per iscritto dal defunto.