Sabato 24 marzo dalle 9 alle 13 in Piazza Caduti Libertà arriva il progetto “Anch’io PC”, patrocinato dal Comune, per la raccolta di PC e monitor usati. Il progetto “Anch’io PC” di FORMart (ente di formazione emanazione di Confartigianato Emilia Romagna – Federimpresa) si propone di raccogliere da imprese e cittadini i computer da dismettere o non funzionanti per ripararli e donarli, dopo un breve corso di formazione, a chi non sa ancora utilizzare il PC. Gli incontri saranno appositamente realizzati da FORMart in 90 comuni del territorio regionale tra cui anche il nostro.

Durante la mattinata saranno date informazioni su come partecipare a cicli di incontri formativi per dimostrare quanto l’uso di un computer possa migliorare la qualità della vita.

I partecipanti agli incontri riceveranno un computer funzionante in regalo.

“Nella nostra comunità – spiega l’Assessore all’Ambiente Daniele Stefani- locale assistiamo ogni giorno a due fenomeni paradossali: da un lato la necessità di aggiornamento delle apparecchiature informatiche per famiglie e imprese, porta all’abbandono e allo smaltimento anticipato di computer ancora funzionanti divenuti vecchi oppure lenti, dall’altro ci sono molti cittadini che non sanno ancora usare il PC e fra questi tanti ne sono ancora privi”.

“Essere protagonisti nella lotta allo spreco- prosegue l’Assessore all’Ambiente Daniele Stefani- nella riduzione dei rifiuti tecnologici, nella diffusione della cultura informatica sempre più necessaria non solo dal punto di vista professionale, ma anche della vita di tutti i giorni ha motivato il Comune a sostenere il progetto ‘Anch’io PC’ tramite la concessione del proprio patrocinio che va ad aggiungersi a quello di tantissime Amministrazioni comunali e di importanti realtà come WWF Emilia Romagna, Lega Ambiente, l’Associazione Nazionale degli Artigiani pensionati, di Coldiretti Emilia Romagna e dell’Auser.”

“Questa iniziativa – conclude l’Assessore all’Ambiente Daniele Stefani- coniuga quindi riuso di apparecchiature informatiche ancora funzionanti – e quindi riduzione di potenziali rifiuti – e formazione per l’accesso alla Rete per coloro che, fino ad oggi, per ragioni anagrafiche o culturali, sono rimasti esclusi”