Un mese di solidarietà, un mese contro i fascisti al potere; è questo il titolo che abbiamo deciso di dare a un ciclo di iniziative pensate appunto in questi termini: affermare e proporre il principio della solidarietà e della libertà contro la giunta fascista di Sassuolo.

E’ infatti risaputo che il sindaco e i suoi uomini in due anni e mezzo sono riusciti solamente a mettere in campo una lunga serie di azioni poliziesche e militari, inoltre hanno dato e continuano a dare asilo a tutte le sigle neofasciste della zona. Addirittura Caselli ammette finalmente che per lui è lecito punire il dissenso, ben diverso dalla critica, magari con una multa da 12000 euro… le dichiarazioni in cui appare evidente questa verità compaiono questa settimana sulla stampa locale. All’ interno dell’ articolo, il resto del commento sulla nostra campagna si può commentare solamente constatando che Caselli non sa più cosa dire per giustificare la maximulta ai nostri danni: ce lo immaginiamo mentre cercava di intavolare un discorso serio cadendo invece in un coacervo di frasi retoriche e sgrammaticate.

Un’ altra cosa risulta evidente in quell’ articolo: visto che il governo municipale “ è pronto a difendere e sostenere la libertà in tutte le sue forme e accetta le più estroverse espressioni, ma non è disposto a tollerare comportamenti offensivi che sconfinano in volgarità e atteggiamenti di pessimo gusto “ , allora i banchetti informativi vengono giudicati volgari, di pessimo gusto e quindi non tollerati perchè contestano l’ amministrazione.

Primo appuntamento quindi con la solidarietà questo sabato 24 marzo con una mostra intitolata “Fassbinder: un percorso di lotta e libertà” e con la performance teatrale satirica curata dalla compagnia “Arte di Parte” dal titolo “grosso guaio a piastrella town“. L’iniziativa partirà dal pomeriggio in Viale Leonardo 55 e la performance avrà luogo durante l’ aperitivo serale.

Solidarietà ai multati e denunciati del Fassbinder che saranno in tribunale a Sassuolo il 16 aprile 2012 per l’ udienza di appello voluta da Caselli e pagata dai sassolesi.

(Gruppo di autodifesa)