Nella mattinata di ieri personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro, unitamente a tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e a due pattuglie della locale Polizia Municipale, ha effettuato un servizio straordinario per il controllo di immobili segnalati poiché occupati abusivamente.

Durante tali verifiche sono state, tra l’altro, identificate 18 persone e sequestrati 2,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.

All’interno di un complesso residenziale ubicato in via Archirola è stato identificato un cittadino di nazionalità tunisina, L.B., nato nel 1975, risultato colpito da rintraccio emesso dall’Ufficio Immigrazione, a seguito di un ricorso dello straniero, poi, respinto dalla locale Prefettura. Accompagnato in Questura, L.B. è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per gli adempimenti del caso.

Altri tre cittadini marocchini, H.M., nato nel 1975, A.A., nato nel 1990 e N.M., nato nel 1982 sono stati denunciati in stato di libertà poiché risultati clandestini sul territorio nazionale e gravati da numerosi precedenti di Polizia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e per reati contro il patrimonio. Nel corso delle verifiche, H.M. è stato sorpreso mentre era intento a disfarsi di un involucro contenente la suddetta sostanza stupefacente, suddivisa in 5 dosi oltre che in possesso di un bilancino di precisione.

Presso un immobile disabitato ed ubicato in via Sant’Anna, già occupato abusivamente alla fine del 2011, liberato e chiuso in seguito sempre ad un intervento del Posto di Polizia Centro e risultato nuovamente occupato da persone che avevano abbattuto la muratura di una finestra, sono stati identificati due cittadini romeni, due tunisini ed un cittadino di nazionalità libica.

Accompagnati anche loro in Questura per gli adempimenti del caso, gli ultimi tre uomini, J.A., nato in Tunisia nel 1992 e T.A., nato in Libia nel 1984, sono stati denunciati in stato di libertà, dopo aver accertato il loro stato di clandestinità. M.S., invece, nato in Tunisia nel 1986, è risultato titolare di un permesso di soggiorno per motivi umanitari in corso di validità.

Sono state, infine, rinvenute in stato di abbandono tre biciclette depositate, poi, presso l’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Modena.