Un decreto che definisca tutti gli interventi urgenti in Emilia-Romagna per affrontare la seconda fase dell’emergenza terremoto. La Giunta regionale, su proposta del presidente Vasco Errani e in relazione all’incontro di venerdì scorso con le istituzioni e le parti sociali, ha definito oggi pomeriggio i punti fondamentali per mettere in sicurezza il territorio, avviare la ricostruzione e far ripartire le imprese ed il lavoro nei territori colpiti dal sisma.

Nel dettaglio, la Regione chiede al Governo di prevedere, come primo provvedimento, la sospensione delle imposte, dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i cittadini e le imprese (industria, agricoltura, artigianato, commercio e turismo) delle zone colpite dal terremoto.

Sul versante delle imprese e per favorire la ripresa delle attività si chiede, inoltre, la disponibilità delle garanzie offerte dal fondo centrale per favorirne la liquidità a breve e la disponibilità di finanziamenti a lungo termine, e un fondo di risorse dedicato a tasso zero per gli interventi di ricostruzione, ripristino e messa a punto dei beni danneggiati.

Secondo la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, inoltre, sono necessarie nell’immediato la proroga sia degli sfratti sia dei termini per l’ultimazione degli impianti fotovoltaici e di energia rinnovabile; la sospensione dei pagamenti delle rate di tutti i mutui e finanziamenti e l’esclusione dal patto di stabilità degli enti locali colpiti, nonché delle scadenze dei progetti previsti da provvedimenti nazionali, come quello sui distretti produttivi.

Per l’agricoltura, tra gli altri provvedimenti , la Regione chiede al Governo di anticipare a luglio l’erogazione alle aziende del “Premio Unico Pac” normalmente previsto per dicembre e di concordare con Bruxelles il finanziamento di un bando straordinario per ritirare una quota delle forme di parmigiano-reggiano.

Infine, per le abitazioni, la Giunta regionale chiede che sia definito dal Governo un plafond a tasso agevolato per la ricostruzione, che si vada ad aggiungere alle richieste di indennizzo a fondo perduto.

In ogni caso questa serie di provvedimenti, che nei prossimi giorni dovranno essere definiti con il Governo, dovranno consentire a tutti di ripartire senza lasciare indietro nessuno.