Perplessità di Confesercenti Modena di fronte alle novità introdotte, per il periodo 2012-2015 nel protocollo sulla qualità dell’aria, dall’accordo Regione Emilia Romagna-comuni capoluogo di provincia. “Provvedimenti – fa sapere l’associazione – che insistono maggiormente sull’area fino ad oggi considerata, mentre di fatto escludono quelle in cui si trovano i centri commerciali”.

Presentato nei giorni scorsi a Modena quasi in ’sordina’, causa l’emergenza terremoto e senza la presenza dell’assessore all’Ambiente, per il triennio a venire il protocollo sulla qualità dell’aria prevede che:

a) il blocco della circolazione al traffico veicolare stabilito per il giovedì non decorrerà più dal 7 gennaio 2013, bensì dall’1 ottobre 2012;

b) viene introdotta la domenica ecologica che coinciderà con la prima domenica di ogni mese, dalla data sempre del 1 ottobre 2012;

c) qualora nell’arco di sette giorni consecutivi si assisterà ad uno sforamento dei valori delle polveri sottili nella domenica successiva si assisterà al blocco del traffico veicolare;

d) l’area individuata dai provvedimenti è analoga a quella fino ad oggi considerata.

“E’ quindi del tutto evidente – dichiara Confesercenti Modena – che il centro storico, nonché le zone nelle immediate vicinanze e cioè quelle in cui è attestata la più alta densità di attività commerciali medio piccole, verrà fortemente penalizzata a vantaggio dei centri commerciali, ancora una volta esclusi dai provvedimenti restrittivi: sia con l’anticipazione della chiusura del giovedì già a decorrere dal mese di ottobre, sia con l’introduzione in modo permanente della domenica ecologica e di una o altre domeniche aggiuntive in caso di sforamento dei valori. Se la situazione è così drammatica come mostrano i dati che ci sono stati forniti, perché non ampliare il perimetro in cui vigono i divieti alla circolazione annettendo anche le aree in cui sorgono le grandi strutture di vendita cittadine? È questa la domanda, che vorremmo rivolgere all’assessore. Con l’auspicio inoltre che a breve riconvochi il tavolo per affrontare unitamente a tutti i soggetti interessati l’accordo Regione-Comuni presentato al momento troppo frettolosamente”.