Si è tenuto oggi, 4 luglio, un incontro fra gli assessori alle Politiche scolastiche dell’Unione delle Terre d’Argine e i dirigenti scolastici di ogni ordine e grado per definire il quadro riassuntivo dello stato degli edifici e le prospettive per il prossimo anno scolastico, che dovrà iniziare ovviamente con la garanzia di fabbricati agibili e sicuri.

Tutti i comuni dell’Unione delle Terre d’Argine hanno registrato danni agli edifici scolastici a causa del sisma del maggio scorso: 6.580 su 11.508 sono gli alunni coinvolti, ovvero il 57% di quelli residenti nel territorio dell’Unione, 285 classi in tutto; escluse dal conteggio rimangono le scuole secondarie di secondo grado, che sono di competenza della Provincia di Modena e che provvederà al ripristino e al miglioramento in tutti e quattro i plessi esistenti a Carpi.

Il Comune più colpito è Novi di Modena, che dovrà ricostruire sia le scuole primarie e secondarie di Novi sia quelle di Rovereto sulla Secchia. Solo nidi e scuole d’infanzia sono qui rimaste agibili. Si ipotizza la costruzione di due scuole prefabbricate comprensive di primaria e secondaria, che dovranno accogliere a Novi 312 alunni della primaria e 182 della secondaria di primo grado per un totale di 35 classi; a Rovereto 225 alunni della primaria e 136 della secondaria di primo grado, per un totale di 17 classi.

Soliera invece dovrà provvedere con tre edifici prefabbricati avendo il sisma danneggiato 14 classi (su 21) della primaria Garibaldi (336 bambini), 5 classi della scuola di Sozzigalli con 95 alunni e 19 classi della scuola secondaria di primo grado Sassi, per 437 alunni.

Campogalliano, toccata solo marginalmente dal sisma, dovrà intervenire su un’ala della scuola media San Giovanni Bosco, occupata da uffici e aula magna, e sull’atrio della scuola primaria Marconi (436 alunni). I lavori verranno ultimati in questo caso entro l’inizio dell’anno scolastico.

Carpi invece dovrà intervenire su 17 delle sue 40 sedi scolastiche oltre che sulla paritaria Sacro Cuore, anche se nessun edificio ha subito danni strutturali. Fra i nidi e le scuole d’infanzia richiederanno interventi in particolare 2 edifici su 24: lo stabile di via Nicolò Biondo, non a caso adiacente al centro storico e vincolato, che ospita il nido Orso Biondo e la scuola d’infanzia Le Chiocciole, e l’edificio di via Marchiona. Più numerose sono le scuole primarie carpigiane toccate dal sisma: Collodi, Don Milani, Marianna Saltini, G. Verdi, Anna Frank, G. Pascoli, Giotto, S. Pertini, Martiri della Libertà (Budrione) e M. Fanti. Praticamente 10 edifici su 14, e il fenomeno si spiega perché il modello è lo stesso: in tutte è necessario intervenire infatti sugli ampliamenti costruiti negli anni ’90 che avevano previsto le palestre con aule sovrastanti adibite a mensa e/o a laboratori per il tempo pieno. Gli edifici delle scuole secondarie di primo grado hanno poi tutti bisogno di interventi o sugli ampliamenti o, come nel caso delle Alberto Pio, sulla parte storica adiacente al convento di San Nicolò. È danneggiato infine come detto anche l’edificio dell’Istituto paritario Sacro Cuore, che ospita dal nido alla scuola secondaria di primo grado per un totale di circa 420 alunni.

L’Unione conta di riuscire a svolgere lavori di somma urgenza durante l’estate, anche se preoccupa la quantità di cantieri da avviare in contemporanea. In questo frangente è stato di grande utilità l’aver svolto (intervento previsti nell’ambito del Bilancio 2011) un’analisi accurata degli edifici per ottenere la certificazione sismica: questo consentirà all’ente di poter utilizzare gli stessi tecnici che già conoscono le strutture e che ne avevano rilevato i punti di fragilità pre-terremoto per progettare ora non solo il ripristino, ma anche il miglioramento sismico richiesto. L’assessorato alla Politiche scolastiche dell’Unione conta di poter iniziare l’anno scolastico con i lavori ultimati o magari da concludere in parti limitate dell’edificio e con cantieri compatibili con l’attività didattica.

La scuola d’infanzia statale carpigiana “I girasoli di Marchiona” verrà trasferita nella ex sede del Labò in via Tonelli, anticipando in questo modo una scelta già programmata. Sono previste soluzioni temporanee con sistemazioni in container per le sole scuole che richiedano lavori che dovranno protrarsi oltre l’estate: ci si riferisce all’edificio delle scuole Fanti (che ospita classi di primaria) e della succursale Pio, all’Istituto Sacro Cuore, oltre alle classi in attesa della nuova scuola di Cibeno, ospitate provvisoriamente ora alle Focherini/Saltini.

Infine alcuni numeri sugli alunni di Carpi coinvolti dagli interventi di ripristino: età 0/6 anni circa: 224 + 140 Sacro Cuore (364); scuola primaria: 2.105 + 184 Sacro Cuore (2.289); scuola secondaria di primo grado: 2.041 + 74 Sacro Cuore (2.115). Totale circa 4.840 studenti, escludendo le scuole superiori (altri 3.459 studenti) la cui gestione è in capo come detto alla Provincia di Modena e che provvederà al ripristino degli edifici entro settembre.