Il Governo Monti pare voler aumentare i giorni di lavoro accorpando alcune festività. Tra le feste che verrebbero cancellate, oltre alle feste religiose, ci sarebbero anche il 25 aprile, il 2 giugno e il Primo maggio. Alle critiche già espresse dai sindacati e dall’ANPI si associa il consigliere regionale PD Thomas Casadei che preannuncia una forte mobilitazione.

“Con questa proposta – commenta il consigliere Casadei – il Governo Monti recupera una vecchia e sbagliatissima idea del Governo Berlusconi. La scorsa estate il precedente Governo aveva annunciato di voler cancellare alcune feste civili ma aveva dovuto fare dietrofront in seguito alle proteste di centinaia tra associazioni e sindacati, con il sostegno ampio dei cittadini italiani”.

“Feste come quelle del 25 aprile del 2 giugno e del Primo Maggio – sottolinea il consigliere – hanno un valore sociale, culturale e storico imprescindibile per il Paese, e rappresentano i valori stessi su cui si fonda la Repubblica italiana. La produttività si rilancia con ben altro: investendo nella formazione e nella ricerca, ad esempio, non andando ad infliggere una ferita insanabile al già precario equilibrio su cui si regge l’identità italiana”.

“La scorsa estate insieme ad altri uomini di cultura, studiosi ed esponenti politici lanciammo la campagna “No alla soppressione delle feste civili” che tramite un blog e una pagina Facebook raccolse in pochissimi giorni oltre 10mila firme: con questa e altre iniziative impedimmo una scelta grave. Se il Governo Monti deciderà di andare avanti riprenderemo subito la mobilitazione”.