Crediamo che avere dato vita alle primarie del centrosinistra sia stata una scelta giusta, oltre tre milioni di persone che vanno a votare rappresentano un segnale di ripresa della politica e un patrimonio da non disperdere. In tutta la provincia di Modena si sono mobilitati 1000 volontari, la macchina organizzativa ha funzionato con efficacia e regolarità e quasi 74.000 uomini e donne hanno potuto e voluto dire la loro.

Il segnale politico di prima grandezza che emerge da queste primarie, a livello nazionale come locale, è lo scarto ridotto tra Bersani e Renzi; la gente ha voluto dare un segnale che non possiamo trascurare, investendo per buona parte nelle promesse (per noi vacue e in continuità con le politiche economiche e sociali liberiste) del sindaco di Firenze; può non piacerci, ma faremmo male a sottovalutare questo dato di fatto.

Quando il dato provinciale di una realtà come Modena ci consegna Bersani al 47% e Renzi al 42%, vuol dire che qualcosa di rilevante è successo.

In quanto a Vendola, non ci eravamo illusi perché conosciamo i nostri limiti strutturali (e quelli di chi non ci ha appoggiato, preferendo aspettare al varco): sin dall’inizio, abbiamo pensato che Nichi si sarebbe collocato, su base nazionale, intorno al 15%, e così è stato; questo capitale di voti, indipendentemente da quali saranno le nostre scelte, peserà nel ballottaggio di domenica prossima tra Bersani e Renzi e andrà conquistato.

Tra Modena e provincia, Vendola ha potuto contare su quasi 6000 preferenze, che producono una percentuale al di sotto della media nazionale anche rispetto all’alta affluenza che si è registrata nei nostri territori e nonostante un onorevole 10,5% su Modena città (nei due seggi centrali, l’1 e il 2, Vendola prende rispettivamente il 16% e il 18%); ciò detto, a noi piacerebbe conoscere ognuno di quei 6000 volti per costruire insieme il nostro cammino di trasformazione dell’esistente, basato su un progetto politico comune, fatto di valori civili e giustizia sociale, in cui già ci siamo riconosciuti.

(Giuseppe Morrone, Mara Mellace, Cristian Favarin)