Tredici start up e un bando della Regione. Sono queste le principali opportunità che Democenter-Sipe ha presentato oggi al distretto biomedicale durante la tappa locale di Innova Day. “Occasioni importanti – spiega il presidente della Fondazione Erio Luigi Munari – per un territorio che ha dato prova di avere le carte in regola per rialzarsi e il coraggio per investire sull’innovazione”.

Il bando per il distretto biomedicale mette a disposizione delle imprese oltre 600mila euro per realizzare 6 progetti di ricerca in collaborazione con l’ateneo. Ogni progetto potrà coinvolgere in media 4-5 imprese. C’è tempo per presentare domanda fino al 20 gennaio 2013. Il finanziamento, tra l’altro, porterà 18 ricercatori dell’Università a lavorare nelle aziende selezionate per un anno, aprendo grandi possibilità per innovare processi e prodotti.

In due distinte sessioni sono state poi presentate 13 start up, provenienti da Modena ma anche da altre province e regioni. Aziende giovani, nate attorno a brevetti e nuove tecnologie, che potrebbero portare un’iniezione d’innovazione nel distretto. Le novità sono tante e sicuramente interessanti, muovendosi tutte sulla frontiera della nuova medicina e delle cure innovative.

Viene da Modena, ad esempio, il progetto CAN (acronimo che sta per Comunicazione aumentativa naturale): una parete interattiva che riproduce scenari naturali, pensata per aiutare disabili gravi a interagire e che si comanda con i semplici movimenti del corpo. Viene da Pavia, invece, un sistema di sensori laser capaci di misurare senza contatto la rigidità arteriosa o per controllare i sistemi di ventilazione assistita per i pazienti in terapia intensiva.

Double Check, di Bologna, ha realizzato un kit per individuare al volo funghi tossici e cancerogeni che possono contaminare gli alimenti, mentre Eccentrica da Sassuolo lavora per proporre attrezzature super innovative in grado di migliorare la riabilitazione dei muscoli. A Bologna Greenceutics propone integratori naturali capaci di contrastare le malattie neurodegenerative a decorso cronico e a Parma Neurocomm, forte di accordi con Barilla e Indesit, è al lavoro per sfruttare attraverso la risonanza magnetica l’analisi dei processi inconsci per percorsi di neuromarketing.

Viene sempre da Parma un prodotto a base di plasma per favorire la rigenerazione dei tessuti mentre la Therabor di Modena sta lavorando a nuovi farmaci a base di atomo di boro, capaci di vincere la resistenza agli antibiotici di alcune infezioni ospedaliere. Da Milano Wise propone, invece, nuovi elettrodi in gomma ed elastici, che garantiscono prestazioni migliori rispetto a quelli classici, spesso molto rigidi.

Per ulteriori informazioni www.democentersipe.it – v.matli@democentersipe.it