“L’espulsione di Giovanni Favia e di Federica Salsi dall’M5s rappresenta un pessima pagina della politica e dell’idea stessa di vita democratica nei partiti. Nell’esprimere solidarietà ai due consiglieri bolognesi vittime dell’idea padronale e proprietaria del partito, come Diritti e Libertà Emilia Romagna ribadiamo la nostra opinione sulla piena realizzazione dell’articolo 49 della Costituzione attraverso una legge sui partiti che ne garantisca la libertà e la vita democratica interna. Sostengo anche nei confronti del loro operato, che possa continuare con la medesima libertà di pensiero.

Mentre il centrosinistra ha dato prova di trasparenza e partecipazione di massa a vere primarie per decidere il candidato premier, nell’M5s si sono tenute le cosiddette “Parlamentarie” partecipate da pochi iscritti in modo niente affatto trasparente.

Chi fa del moralismo sugli altri partiti e poi da pessimi esempi di funzionamento padronale sul proprio non può essere propriamente definito una “novità” ma semplicemente un partito come gli altri”

Franco Grillini

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“E’ impressionante il disprezzo di qualunque principio basilare di democrazia contenuto nel proclama autoritario di Grillo e nella conseguente espulsione di Salsi e Favia.

A Federica Salsi, nostra collega in Consiglio comunale, va la nostra particolare solidarietà per un’espulsione motivata esclusivamente da un dissenso politico con il Grande Capo”.

Sergio Lo Giudice, presidente del Gruppo PD nel Comune di Bologna

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”L’espulsione di Giovanni Favia e Federica Salsi da parte di Beppe Grillo e’ la conferma di una gestione padronale inquietante e antidemocratica del Movimento 5 Stelle”.

E’ quanto scrive, in una nota, il segretario del Pd di Bologna, Raffaele Donini