La commissione regionale “Politiche per la salute e politiche sociali”, presieduta da Monica Donini, ha approvato a maggioranza (contrari Lega nord; astenuti Pdl e Udc) le “indicazioni operative per la gestione dei rapporti con le strutture sanitarie in materia di accreditamento”. Il provvedimento nasce dall’esigenza di adeguare il processo di accreditamento ai nuovi adempimenti introdotti dalla recente normativa in materia di razionalizzazione della spesa sanitaria per garantire il più elevato grado di tutela dell’interesse pubblico e di certezza dei rapporti giuridici e per semplificare le procedure (modificata e integrata, a questo proposito, la modulistica).

La delibera intende inoltre garantire una migliore accessibilità alle prestazioni, evitando concentrazioni territoriali, ma allo stesso tempo dando un’applicazione più ampia del concetto di autosufficienza, attraverso un’adeguata valutazione della rete dell’offerta, anche nelle zone limitrofe. Le Aziende sanitarie, anche attraverso valutazioni comparative della qualità e dei costi, saranno in grado di selezionare, tra le diverse strutture accreditate, quella che meglio soddisfa le esigenze di flessibilità, organizzazione e contenimento della spesa, in relazione al proprio fabbisogno.

Nel documento sono contenute le indicazioni, le regole e le procedure relative all’accreditamento delle strutture sanitarie. In particolare, sono affrontati i temi relativi a: nuovi accreditamenti; accreditamenti provvisori; esternalizzazione di attività sanitaria; rinnovi dell’accreditamento; verifica della permanenza dei requisiti e variazioni intervenute dopo l’accreditamento.

Per Monica Donini si tratta di “un buon lavoro di semplificazione”. Marco Carini (Pd) esprime “apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato”. Il consigliere chiede inoltre chiarimenti sulla formazione continua. “Flessibilità dell’offerta e determinazione del tariffario, sono passaggi graduali – chiude Paola Marani (Pd) – che vanno accompagnati”.