“Se la Provincia riscontrerà inadempienze gravi e non recuperabili dal punto di vista ambientale da parte della società Vintage spa per il Centro di guida sicura di Marzaglia, il Comune potrà intervenire revocando la concessione, rimuovendo l’opera o acquisendola a Pubblico demanio. Dal punto di vista urbanistico, invece, aspetto di competenza dell’Amministrazione comunale, le opere risultano regolari”.

Lo ha detto l’assessore alla Programmazione, gestione del territorio e infrastrutture del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi rispondendo nella seduta del Consiglio comunale di oggi, lunedì 21 gennaio, alle interrogazioni, poi trasformate in interpellanze, del consigliere Federico Ricci di Sinistra per Modena e della consigliera Sandra Poppi di Modena5stelle-beppegrillo.it sull’impatto ambientale del Centro di guida sicura di Marzaglia.

Nel dettaglio, il consigliere Ricci ha chiesto informazione sullo stato dei rimboschimenti previsti dal Comune, sui risultati dei monitoraggi in merito a flora, fauna, rete ecologica ed ecosistemi, alla mitigazione faunistica e impatto acustico. “Quanto è già stato realizzato e qual è la programmazione già definita in merito alle attività finalizzate alla promozione delle tecniche di guida sicura e a basso impatto ambientale?”, ha chiesto ancora, domandando inoltre se il Centro di guida sicura corrisponda come indicato dai cartelli all’“Autodromo di Modena”. Ricci ha infine ricordato che i progetti che la Vintage spa ha presentato al Comune successivamente alla conclusione della Via (Valutazione di impatto ambientale) e che sono stati autorizzati “presentano differenze rispetto a quanto approvato in sede di Conferenza dei Servizi nel tracciato, negli edifici, nella rete fognaria, nelle vasche di laminazione e nella funzione, omologabile per competizioni/gare e non solo centro guida sicura”. Il consigliere ha quindi chiesto se le fognature sono conformi alle prescrizioni di Via e “se, nel caso in cui fosse accertato che Vintage Spa stia operando in violazione alle prescrizioni della stessa Valutazione, il Comune procederà ad annullare la concessione e ad abbattere l’intero manufatto realizzato”.

Sandra Poppi ha chiesto invece informazioni sulle attività attualmente previste nell’Autodromo di Marzaglia, se è stato eseguito e con che cadenza il monitoraggio acustico e atmosferico, e quali esiti ha prodotto. Ha domandato inoltre “quali accorgimenti vengono attuati per ridurre l’impatto ambientale dell’opera, con particolare riferimento al rumore e all’inquinamento atmosferico” e “se è prevista la realizzazione di barriere antirumore sul confine dell’autodromo a protezione delle abitazioni poste in località Marzaglia Nuova, lungo via Pomposiana e Stradello Giarola, nonché della Fattoria Centofiori che svolge attività dedicate alle scuole e ai bambini.

Relativamente al rimboschimento, l’assessore Giacobazzi ha ribadito che nell’area sono previsti miglioramenti strutturali non ancora realizzati e ha ricordato che per questo e altri aspetti ambientali, come per esempio la fognatura e l’inquinamento acustico, “la Provincia a fine 2012 ha emesso un atto di diffida e intimazione alla proprietà a eseguire lavori e monitoraggi perché sono state rilevate difformità rispetto alla Via”. In particolare, la società è tenuta a eseguire delle operazioni di controllo delle acque grigie e a stabilire le metodologie per il monitoraggio del rumore entro 90 giorni dalla diffida.

Su quest’ultimo, l’assessore ha evidenziato come al momento l’impatto acustico sull’adiacente zona residenziale di Marzaglia rientri nei limiti di legge: “Capiamo che comunque i residenti possano esprimere disagio. Sarà mia premura, insieme all’assessore all’Ambiente Simona Arletti, rispondere ai cittadini della frazione e far sì che la situazione migliori anche se non è semplice perché la distanza è grande e le barriere quindi sono poco efficaci”.

In merito alla cartellonistica che riporta la dicitura “autodromo” l’assessore ha precisato che “bisogna distinguere l’opera fisica realizzata, che è un autodromo, e la funzione che esercita, cioè quella di Centro di guida sicura”. Giacobazzi ha infine illustrato una serie di attività svolte nel Centro: “Alcune sono di natura pubblica altre di natura privata sempre però nell’ambito di quanto previsto dalla Via”. Nel dettaglio, nel 2012 ci sono state, tra le altre, 17 giornate di guida sicura, nove di attività dedicate alle auto storiche e altre attività, come ad esempio due manifestazioni podistiche.

GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

Il dibattito in aula sull’interpellanza cui ha risposto l’assessore Giacobazzi

L’impatto ambientale della pista di Marzaglia e il modo in cui viene utilizzata: questi i principali temi del dibattito che si è svolto in Consiglio comunale dopo la trasformazione in interpellanza di due interrogazioni, presentate da Federico Ricci (Sinistra per Modena) e Sandra Poppi (Modena5stelle-beppegrillo.it). Ai quesiti dei consiglieri aveva risposto l’assessore alla Programmazione, gestione del territorio e infrastrutture Gabriele Giacobazzi.

 

Per il Partito democratico, William Garagnani ha ricordato che “in questo Consiglio si parla del centro guida sicura di Marzaglia da molti anni, forse dal 2004”. Premettendo che “la stella polare deve essere il rispetto delle leggi”, Garagnani ha sostenuto che “bisogna abbandonare i pregiudizi ideologici e concentrarsi sulla riduzione dei fastidi per i cittadini, salvaguardando però l’industria automobilistica che tanto ha fatto per il benessere della nostra città”.

Gian Carlo Pellacani, dell’Udc, ha affermato: “I necessari interventi ambientali devono essere realizzati. Ma oggi – ha aggiunto – cosa resta dell’autodromo, che era un progetto ambizioso, sostenuto anche dall’Università per collegare la facoltà di Ingegneria e il mondo automobilistico. Questo autodromo è come il Mef: non si riesce a promuovere a sufficienza. Forse le persone che gestiscono queste strutture vanno sollecitate, oppure sostituite”, ha concluso.

Per il Pdl, Sandro Bellei ha dichiarato: “Modena l’autodromo l’aveva, è stato chiuso e trasformato in un parco. Ora c’è la struttura di Marzaglia, e nonostante il disagio dei cittadini che abitano nei dintorni io credo sia sottoutilizzata. É un problema che rientra nell’incapacità della città di valorizzare l’automobilismo sportivo”.

Eugenia Rossi di Etica e legalità ha invece sostenuto che “il problema vero è che il progetto non è stato fatto secondo le indicazioni approvate: si è votata una cosa e poi se ne è fatta un’altra. L’assessore è nuovo e non ha responsabilità, ma penso si debbano chiarire almeno le responsabilità tecniche di chi ha firmato le varianti al progetto”.

Federico Ricci, promotore dell’interpellanza, ha ripreso la parola affermando: “Per anni ci è stato detto che quello di Marzaglia non era un autodromo. Ora, ognuno fa le sue valutazioni. Delle risposte dell’assessore sono soddisfatto. Non possiamo invece essere soddisfatti del fatto che i rimboschimenti non sono stati realizzati, né i monitoraggi ambientali e acustici. È mancato il rispetto delle leggi e dei regolamenti”. Sandra Poppi ha aggiunto: “La sua risposta è convincente ma per me questa opera è assolutamente inutile, non dà alcun prestigio alla città e compromette un’area naturale. Penso e spero che nelle linee di indirizzo del nuovo Piano strutturale comunale si mettano in discussione le eventuali altre opere che erano a corredo”

Nella sua replica, l’assessore Giacobazzi ha risposto che “l’autodromo non scomparirà dal nuovo Psc, bisognerà trovare il modo di renderlo compatibile con il territorio circostante. Di attività ce ne sono, aziende come Lamborghini e Pegeout hanno usato la struttura per presentare i propri prodotti. Alcuni dei ritardi nella realizzazione di quanto previsto dipendono anche dalla mancanza di risorse”.