Presso la sede del Pd, in queste ore, stanno arrivando telefonate indignate di modenesi che si son visti recapitare le lettere con cui Silvio Berlusconi chiede il voto e promette, con tanto di dettagli, la restituzione di quanto pagato nel 2012 per l’Imu sulla prima casa e su terreni e fabbricati agricoli. Le missive sono personalizzate (ogni cittadino viene appellato con il proprio nome di battesimo) e promettono il rimborso nell’arco di un mese.

In alcuni casi, però, il “Caro Paolo” o “Caro Luca” sono già deceduti da anni e i famigliari, giustamente risentiti, si chiedono fin dove possa arrivare la brama elettorale dell’ex presidente del Consiglio: “Si tratta di una promessa tanto irrealistica – chiarisce Davide Baruffi, segretario provinciale del Pd e candidato alla Camera dei deputati – quanto deplorevole per la forma utilizzata. Dispiace vedere che qualcuno ci ha creduto e, anzi, si è già messo in fila per la restituzione. Ancora una volta sono i meno accorti o i più bisognosi quelli che finiscono per scambiare una vana promessa elettorale per un impegno immediatamente operativo. Si tratta, come al solito, di una mirabolante illusione: i Comuni, anche i più virtuosi, non possono assolutamente restituire gli importi pagati dai cittadini pena l’azzeramento dei servizi e il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti. Capisco poi – conclude Baruffi – la rabbia di chi vede tirati in ballo anche i propri defunti (alcuni dei casi segnalatici lo sono da molti anni) come destinatari di questi impegni inesistenti. Un’Italia più giusta passa anche attraverso il rispetto delle persone”