Luigi_Tollari_UilQuesto Paese ha bisogno in tempi brevi di un governo serio e responsabile che vada avanti nelle riforme e che meriti la giusta considerazione e rispetto dentro e fuori l’Europa. Ora che le urne elettorali sono chiuse si valuti con attenzione l’orientamento espresso dagli italiani. Sappiamo tutti che sarebbero stati necessari anni di stabilità politica e di coesione per superare la fase critica del paese. Chi ha partecipato alla competizione elettorale con l’intento di governare da solo è completamente stato smentito dai risultati.

Ci sembra di poter affermare con chiarezza che le forze che maggiormente si richiamano ai valori e al rispetto delle regole internazionali devono portare insieme il Paese fuori dalla crisi economica e riportare il tema del dibattito su lavoro e sviluppo.

Noi crediamo che subito dopo l’elezione dei vertici istituzionali di Camera e Senato, il Capo dello Stato, già nella terza decade di marzo, potrà già essere nella condizione di individuare la personalità a cui affidare l’incarico di formare il nuovo esecutivo. A tale Soggetto siamo fin da ora a chiedere un piano di scelte organiche, sistematiche e coerenti a favore del settore industriale ed in particolare di quello manifatturiero. Si tratta di una scelta strategica che guarda alla ripresa economica del Paese. In un’epoca in cui tanti pubblicamente cominceranno a professarsi riformisti, i lavoratori e i pensionati chiedono l’applicazione di strutturali politiche riformatrici a favore del lavoro e dello sviluppo produttivo. Non vogliamo rivangare il passato e rammentare la grande occasione persa con le primarie. La necessità di rinnovamento non è stata colta dagli apparati che hanno inciso nell’orientamento dell’elettorato con tutti i mezzi, con scorrettezze politiche, illazioni fantasiose, salvo poi recitare il mea culpa a posteriori. Alcuni dei promotori di tali bassezze sono stati trombati altri premiati oltre misura con un seggio in parlamento da ripescati. Francamente non confidiamo in loro.

Ciò che vale a livello nazionale vediamo che a maggior ragione vale anche sul terreno comunale. Nessuno, nei comuni maggiori, è più in grado di vincere al primo turno. I partiti maggiori sono stati tutti puniti chi più e chi meno nelle aree dove avrebbero dovuto consolidare la loro rappresentatività. Politiche di rigore e tagli lineari, senza equità, senza sviluppo, le incertezze e gli errori nelle scelte post terremoto, sono tra le cause oltre agli scandali che hanno infangato tutti. Ecco perché il bisogno di pulizia è così forte e va apprezzato e non demonizzato. Siamo contenti di non vedere più voltagabbana e ladri, personaggi che si sono serviti della politica per arricchirsi e non per mettersi al servizio del popolo.

Noi come sindacato chiediamo da subito lo sblocco dei fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga, la copertura dei trattamenti pensionistici per gli esodati, un disegno di legge di revisione delle anzianità aziendali per ottenere il diritto alla pensione e i lavori usuranti. E’ indispensabile favorire lo sviluppo con una fiscalità adeguata che premi e stimoli la buona occupazione. In Europa l’Italia è la seconda potenza manifatturiera. Si comporti da tale eliminando sprechi nei costi della politica e parassitismi.

(Luigi Tollari, Segretario Generale Uil Modena)