carabinieriE’ stato il servizio di allerta con sms abbinato alla carta di credito di una 30enne parmigiana ad avvisare la ragazza che in un locale pubblico di Novellara, ignoti stavano utilizzando la sua carta di credito. La donna improvvisandosi investigatrice ha dapprima contatto il locale per poi, dopo essersi accordata per un incontro risolutore con colui che l’aveva utilizzata, si precipitava dai carabinieri di Novellara “invitandoli” all’appuntamento. I Carabinieri della locale Stazione hanno quindi individuato il giovane che stava “banchettando” a scrocco in un 25enne incensurato di Novellara che è stato denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di indebito utilizzo di carta di credito. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri, l’odierno indagato avrebbe trovato la carta di credito nei pressi di uno sportello bancario del paese per poi utilizzarla per pagarsi le consumazioni in un locale pub. Alla transazione è però seguito l’sms dell’utilizzo della carta che ha segnalato l’utilizzo alla titolare. Quest’ultima verificatone l’effettivo utilizzo chiamava il locale e si accordava con l’utilizzatore per un incontro “riparatorio” nel corso del quale lo “scroccone” avrebbe restituito quanto in suo possesso, risarcendo di 50 euro, ovvero della spesa fatta, la derubata.

All’appuntamento però sono andati anche i Carabinieri avvisati dalla ragazza che hanno colto il giovane con le mani nella “marmellata” trovandolo in possesso della carta di credito che voleva restituire. Condotto in caserma è stato denunciato alla Procura reggiana in ordine al reato di indebito utilizzo di carta di credito. La bevuta a scrocco potrebbe costargli 5 anni di carcere pena questa prevista dall’attuale legislazione speciale che regolamenta l’indebito utilizzo dei bancomat.