affittiIl monitoraggio del Sole24Ore di ieri punta il dito di nuovo sul disagio abitativo di molte famiglie italiane, in modo particolare per chi vive in affitto. Anche a Modena, si registra l’aumento delle procedure di sfratto per morosità: nel 2012 oltre 2.000 procedure attivate dai proprietari presso il tribunale, e l’Osservatorio Sunia di Modena prevede un’ulteriore crescita nei primi 3 mesi 2013.

Tale fenomeno rischia di alimentare una situazione sociale esplosiva a cui il Governo non ha posto rimedio, aggravando anzi la situazione con l’azzeramento delle risorse nazionali del Fondo sociale per l’affitto.

Il Sunia di Modena ribadisce perciò la necessità di ripristinare immediatamente il Fondo sociale per l’affitto, alimentandolo con risorse nazionali, regionali e comunali, così come è stato fatto proprio in questi giorni con il rinnovo del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto prima casa. Fondo che permetterà di richiedere la sospensione temporanea del pagamento delle rate dei mutui alle famiglie in difficoltà economica e con determinati requisiti Isee.

Il Sunia ritiene che l’obbiettivo delle politiche pubbliche sia di fare interventi per non far perdere la casa, sia essa in affitto, che acquistata con il mutuo.

Per dare risposta veloce all’emergenza abitativa, è prioritario sviluppare a livello locale all’Agenzia Casa dei Comuni, per favorire il reperimento di alloggi privati o l’invenduto di proprietà immobiliari, da destinare all’affitto a canone calmierato. Il tutto grazie a garanzie e incentivi economici messi a disposizione dei proprietari da parte di Comuni e Regione Emilia-Romagna.

Oggi purtroppo il numero di contratti registrati con questo tipo di strumento è ancora molto basso: a livello provinciale l’Agenzia Casa dei Comuni ha permesso la stipula di soli 450 alloggi a canone calmierato per le famiglie in difficoltà!!

A fronte di un gran numero di alloggi sfitti presenti su tutta la provincia, il Sunia propose, ad esempio, un anno fa al Comune di Modena di darsi l’obbiettivo credibile, di passare dai 280 contratti di locazione stipulati tramite l’Agenzia Casa, ad almeno 6-700 stipule, stimolando i proprietari a mettere gli alloggi a disposizione dando loro come contropartita agevolazioni fiscali (Imu) e garanzie sul pagamento di morosità, danni e riparazioni e garanzie sul rilascio dell’alloggio in tempi brevi.

Il Sunia chiede dunque che Modena e tutti i Comuni della provincia, si impegnino a pubblicizzare di più l’Agenzia Casa e ad aumentare le risorse a disposizione dell’Agenzia stessa, per aumentare concretamente i contratti di affitto e dare così risposta a quasi 6.000 famiglie modenesi in lista di attesa nelle graduatorie Erp di tutta la provincia.

Importante anche che tutto il patrimonio di edilizia pubblica (Erp) sia effettivamente utilizzato, ristrutturando e ri-costruendo gli alloggi nelle aree terremotate, e costruendo nuovi alloggi pubblici a cominciare dai Comuni ad alta tensione abitativa. Le risorse? Si cominci dal “tesoretto” accumulato dalla riscossione degli affitti Erp!

Così Antonietta Mencarelli, segretario sindacato inquilini Sunia Modena.