Quanto avvenuto ieri a poca distanza dall’allevamento “Le Fontanelle” è un fatto gravissimo. Allo scopo di eseguire un travaso di liquame da un lagone pieno dell’allevamento “Le Fontanelle” ad altri bacini vuoti nell’allevamento “Aras”, anziché utilizzare l’autobotte i gestori hanno usato – senza avere alcuna autorizzazione – una tubazione di Iren mai collaudata.

La tubazione, per la quale erano già emerse delle rotture, ha sversato un’ingente quantità di liquame a ridosso delle abitazioni generando un accumulo di liquido carico di odori disgustosi.

E’ gravissimo il tentativo di liberare una delle due aziende dal liquame attraverso un sistema non autorizzato e non controllato ed è altrettanto grave che sia stata utilizzata liberamente un’infrastruttura pubblica senza avere alcuna autorizzazione.

La rottura, a circa un metro e mezzo di profondità, ha generato la fuoriuscita di una quantità di liquame sufficiente ad arrivare in superficie e generare un accumulo nauseante.

Siamo arrivati sul posto chiamati dai residenti e – insieme ai cittadini ed al consigliere provinciale Marcello Stecco, anche lui già presente sul posto – abbiamo immediatamente chiesto l’intervento della Polizia municipale, della Polizia provinciale e di Arpa che hanno subito constatato la gravità dell’accaduto e raccolto la documentazione necessaria per avviare i successivi passi.

L’episodio ha una gravità tale da compromettere il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) all’impianto e, se le verifiche legali lo confermassero, anche dello stesso mantenimento dell’autorizzazione in essere.

Dopo quanto avvenuto in passato il rispetto delle regole – le stesse rispettate da migliaia di allevatori in tutta la provincia – sarebbe stato il minimo per poter dimostrare la buona volontà nel cambiamento: al contrario, siamo di fronte ad atteggiamenti ripetuti e di crescente gravità.