Lavoro_MetalmeccaniciLa Cgil di Modena non può che salutare positivamente l’incontro del 2 maggio tra la Fiom/Cgil e Confindustria Modena sulla “Carta rivendicativa” Fiom per il contratto nazionale metalmeccanici.

Può essere un’opportunità per superare l’accordo separato a livello nazionale del CCNL, dare certezze alle aziende modenesi di applicare un solo contratto, e al tempo stesso riconoscere il diritto alla rappresentanza di un grande sindacato come la Fiom – principale sindacato modenese per numero iscritti e consensi nelle elezioni delle Rsu – che nelle scorse settimane ha fatto votare la “Carta rivendicativa” ad oltre 13.000 metalmeccanici modenesi e di questi oltre 7.500 si sono espressi a favore.

Siamo nel mezzo della più grave crisi economica ed occupazionale del Paese. La situazione a Modena, oltre alle cause generali, è aggravata dalle conseguenze del sisma nel territorio della Bassa modenese.

Anche a Modena conosciamo purtroppo una situazione diffusa di aziende in sofferenza, disoccupazione a livelli mai conosciuti, incertezze sulla copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali per decina di migliaia di lavoratori.

L’auspicio è perciò che l’incontro del 2 maggio sia un’occasione per rimettere nel giusto binario le relazioni sindacali nel settore metalmeccanico, il più importante settore manifatturiero nel nostro territorio.

La drammaticità della situazione che stanno vivendo i lavoratori a cui si applicano contratti separati, rende altresì urgente la definizione di un accordo nazionale sulle regole della rappresentanza e della democrazia nei luoghi di lavoro, che per la Cgil dovrà trovare una traduzione legislativa.

La concretezza è un fattore che caratterizza da sempre la storia della contrattazione nella nostra provincia e niente di più concreto può essere ristabilire il riconoscimento della rappresentanza sindacale e la certezza del contratto da parte delle imprese.

(Segreteria Cgil Modena)