casa-campanello“L’escalation degli sfratti nei primi 5 mesi del 2013 è un fenomeno sempre più inquietante, l’ennesima spia della gravissima crisi che investe l’intero settore immobiliare”. A lanciare l’allarme è Alberto Zanni – presidente nazionale di Confabitare – associazione proprietari immobiliari – che, dati alla mano, denuncia una situazione che rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale.

“ La gran parte degli sfratti in tutta Italia, spiega Zanni, è provocata dalla morosità degli inquilini. La crisi morde, molte famiglie non riescono a pagare l’affitto e i proprietari, nonostante buona volontà, dilazioni e quant’altro, alla fine spesso sono costretti a ricorrere a decisioni dolorose ma inevitabili. Non dimentichiamo che mediamente gli sfratti riguardano inquilini che non pagano da un anno”.

I dati che riportiamo nella tabella qui sotto sono eloquenti: in tutte le principali città si registra un netto aumento degli sfratti nei primi 5 mesi del 2013 rispetto all’anno scorso. Bologna è al top della classifica con un balzo del 42% passando dai 1681 sfratti del 2012 agli attuali 2387. Alle spalle di Bologna, Milano con il 39%, Torino col 36%, e Roma col 35%. Fanalino di coda Bari con un 12% in più.

Che fare, allora per arginare il dilagare di un fenomeno da “allarme rosso”?

Zanni una ricetta ce l’ha: “occorre ripristinare al più presto il fondo nazionale per l’affitto, uno strumento che già in passato si è rivelato un valido supporto alle famiglie in gravi difficoltà economiche . Al riguardo Confabitare ha già inviato una formale richiesta al Presidente del Consiglio Enrico Letta. Attendiamo fiduciosi di ricevere una risposta positiva”.

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