Dalla scuola al mondo del lavoro, un percorso che può essere abbreviato dai tirocini formativi. Per conoscere e approfondire i contenuti della legge regionale di riforma dei tirocini formativi, recentemente approvata dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, il Partito Democratico all’interno del ciclo “First il lavoro” promuove un appuntamento il prossimo lunedi 29 (ore 20,30) presso la sede dell’Unione Provinciale in via Gandhi. L’incontro, a cui parteciperà il consigliere regionale del Pd Beppe Pagani, sarà presieduto da Ruggiero Lamantea, dell’Esecutivo Pd.

Approvata oggi in Assemblea Legislativa la legge regionale di riforma dei tirocini formativi, che va a modificare una legge del 2005, e che ha l’obiettivo di rendere il tirocinio uno strumento importante e qualificato per gestire la transizione dalla scuola e dalla formazione al mondo del lavoro.

La legge regionale, che entrerà in vigore il 16 settembre, mette in pratica alcune linee guida nazionali e, in particolare, prevede tre differenti tipologie di tirocinio:

la prima, con finalità orientativa e formativa, è finalizzata ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra la formazione e il lavoro ed è rivolta a coloro che hanno conseguito un titolo di studio negli ultimi 12 mesi. Avrà una durata massima di sei mesi.

La seconda riguarda i tirocini di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro, rivolti principalmente a disoccupati, persone in mobilità e inoccupati, ma attivabile anche in favore dei lavoratori in cassa integrazione, che potrà avere una durata massima di 12 mesi.

La terza tipologia riguarda i tirocini di orientamento e formazione per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, persone svantaggiate, richiedenti asilo e persone in percorsi di protezione sociale, che potrà avere una durata fino a 24 mesi, prorogabili per singoli casi specifici.

La qualificazione del tirocinio viene promossa introducendo un progetto formativo individuale, specifico per ogni lavoratore, certificato da un tutor specifico, che ha anche il compito di garantire la coerenza del lavoro svolto con gli obiettivi regionali.