Il Sindaco di Mirandola Maino Benatti ha accolto le dimissioni presentate dal dottor Marco Morselli, amministratore unico di Acof, la società a responsabilità limitata di proprietà del Comune operante nel settore delle onoranze funebri.

«Le mie dimissioni vengono da un’esigenza personale e del socio di fare chiarezza in merito ai rilievi emersi negli ultimi mesi riguardo alla contabilità aziendale della società da me amministrata – spiega Marco Morselli – affinché così operando nessuno possa mai dire che, mantenendo la carica, ciò possa essere una sorta di ostacolo al chiarimento di tutti gli aspetti oggetto di verifica. E’ per me importante compiere tale gesto di responsabilità. Personalmente, e tale convinzione trova altresì il conforto dalla fiducia già riconfermatami dalla maggioranza in Consiglio comunale, ritengo di aver operato nella massima correttezza. Sono quindi convinto che verranno forniti tutti i chiarimenti necessari. Ringrazio ancora per la fiducia in me riposta dal Sindaco e dalla maggioranza».

Dal canto suo il Sindaco Benatti ha ringraziato Morselli per la responsabilità dimostrata e il lavoro svolto.

«Nei giorni scorsi – ha affermato Maino Benatti – sono arrivate, come richiesto, spiegazioni interlocutorie da parte degli amministratori di Acof, che al momento non riteniamo ancora sufficienti. Stiamo dunque predisponendo l’esposto da inviare alla Corte dei Conti. Nello stesso tempo nel Consiglio comunale del prossimo 30 settembre sarà discussa la delibera consigliare per la dismissione della società. In seguito verrà conferito l’incarico per la perizia di valutazione del ramo d’azienda e ci saranno l’approvazione e la pubblicazione del bando di gara. Ribadisco che il Comune si è mosso nella vicenda con la massima trasparenza, sollevando la questione e poi procurandosi tutti gli elementi per arrivare ad una valutazione serena, nel pieno rispetto delle istituzioni e delle persone, compiendo il percorso già preannunciato a suo tempo in Consiglio comunale. Trovo quindi che questa campagna stampa orchestrata dall’opposizione sia del tutto inutile e strumentale e rischi oggi di creare un ulteriore danno ingiustificato per l’impresa e il Comune».