ambito-4Sono stati 11 i progetti che hanno partecipato al concorso di idee “ImmaginaMirandola” sulla riqualificazione del centro storico cittadino. La giuria, composta da architetti e ingegneri dell’Urban Center di Torino, dell’Università di Bologna e del Comune di Mirandola, ha premiato complessivamente cinque progetti per tre dei quattro ambiti nei quali era stato suddiviso il concorso (tre progetti per l’Ambito 2 “Nord – Ovest. Un progetto per lo spazio aperto”; uno per l’Ambito 3 ”Sud- Est. Nuovi spazi da abitare”; uno per l’Ambito 4 “Sud – Ovet. Tra via Pico e via Fanti”; nessuno per l’Ambito 1 “Nord – Ovest. Un progetto per lo spazio aperto”).

Per l’Ambito 2 il primo premio è andato all’architetto Annalisa Castorri di Mirandola, mentre secondo si è classificato il Gruppo di Progettazione con capogruppo l’architetto Uberto Siola e terzo l’architetto Claudio Zanirato di Bologna. Assegnati solo i due primi premi per gli altri Ambiti: primo classificato per l’Ambito 3 il raggruppamento temporaneo di professionisti con capogruppo l’architetto Maria Luisa Cappelli di Cavezzo e primo posto, per l’Ambito 4 (immagine), per il raggruppamento, il cui capogruppo era l’architetto Matteo Battistini di Mercato Saraceno (Forlì – Cesena).

«Siamo soddisfatti per l’esito del concorso e per la partecipazione. La qualità degli elaborati arrivati era, in media, elevata – spiega il Sindaco Maino Benatti – desidero poi ringraziare per la preziosa collaborazione l’Urban Center, il Comune di Torino e l’Università degli Studi di Bologna. Consideriamo i lavori arrivati degli interessanti stimoli culturali che potrebbero potenzialmente ispirare alcune scelte del Piano della Ricostruzione e del Piano Strutturale comunale. Una delle nostre priorità sarà quella di ricostruire non solo con gradi di sicurezza superiori ma anche in una prospettiva architettonica e urbanistica migliore». Per l’Assessore a Economia e Sviluppo Sostenibile Roberto Ganzerli: «il concorso è stato una tappa importante di un percorso, ma non certo la conclusione. Continuiamo a lavorare al Piano della Ricostruzione e al Piano Strutturale Comunale per recuperare anche i beni monumentali cittadini. A questo proposito ci confronteremo con la città per arrivare ad un progetto condiviso per il recupero di edifici così importanti che sono nel cuore dei Mirandolesi. Sarà un cammino lungo e complesso, ma riteniamo indispensabile che sia partecipato dai cittadini».