Il Consiglio comunale ha adottato una Variante al Poc (Piano operativo comunale) e al Rue (Regolamento urbanistico edilizio) che, da un lato, recepisce le modifiche conseguenti a dieci accordi di pianificazione tra Amministrazione e privati, e dall’altro, modifica le destinazioni d’uso di cinque aree di proprietà del Comune per valorizzarle in vista di una eventuale futura alienazione. La delibera, illustrata in Aula dall’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi, è stata approvata nella seduta di giovedì 27 marzo con il voto favorevole del Pd, contrario di Lega nord, Modena futura, Etica e legalità e FI-Pdl, e con l’astensione di Udc e Movimento per cambiare insieme per Modena.

Gli accordi di pianificazione stipulati ai sensi dell’art. 14.1 delle vigenti normative, che prevede la corresponsione da parte del privato all’Amministrazione di un importo pari al 50 per cento del maggior valore derivante da modifiche nella destinazione d’uso o per incrementi delle potenzialità insediative, porteranno a un aumento di 14 abitazioni e di 130 metri quadrati di superficie residenziale, di 6.651 metri quadrati di superficie produttiva e a una riduzione di aree ad Attrezzature generali di 15.091 metri quadrati. “Il rapporto sbilanciato tra aumento delle unità abitative e crescita della superficie residenziale – ha spiegato l’assessore – è determinato da fatto che, nella maggior parte dei casi, gli accordi prevedono, a parità di superficie utile, il frazionamento in un maggiore numero di alloggi, per renderli maggiormente commerciabili”. Le aree interessate sono quelle di via Lodi, via Bortolotti, via Fratelli Rosselli, via Scartazza, stradello del Luzzo, via del Saggitario/via del Capricorno, via Tabacchi, strada Giardini, strada Quattro Ville e strada Villavara. In particolare, con l’accordo dell’area di via Scartazza si propone anche la modifica della fascia di rispetto stradale relativa alla realizzazione della rotatoria tra la stessa via e via Emilia est.

La variazione sulle cinque aree di proprietà comunale (via Amundsen, via dello Zodiaco, via Paganelli e due in via del Luzzo), prevede il cambio d’uso a destinazione residenziale o produttiva al fine di poterne prevedere un utilizzo sia in relazione a una sua eventuale alienazione sia per il finanziamento di opere pubbliche di rilevante interesse generale. Le trasformazioni urbanistiche previste sono state sottoposte anche a valutazioni sulla sostenibilità urbanistico-ambientale. Complessivamente, le modifiche comportano un aumento di 38 abitazioni e di 5.000 metri quadrati di superficie produttiva, a fronte di una riduzione di 2.416 metri quadrati di aree ad Attrezzature generali e di 9.910 metri quadrati di aree per Servizi di interesse collettivo.

Sul tema è intervenuta in Aula Eugenia Rossi di Etica e legalità, che ha annunciato il suo voto contrario evidenziando come in alcuni casi “si tratta di proposte di privati accettabili, ma che avrebbero dovuto essere fatte diversamente”. La consigliera ha inoltre sottolineato che “con la variante si ha un aumento delle residenze e delle unità produttive a fronte di una riduzione degli standard di attrezzature generali e di servizi di interesse collettivo, peggiorando la qualità della destinazione urbanistica della città”.